La Lazio è a un bivio. Dopo il settimo posto in campionato e l’esclusione dalle coppe europee per la prima volta in otto anni, il club avrebbe deciso di separarsi da Marco Baroni dopo un solo anno. Ora, per dare una svolta al progetto, l’obiettivo sarebbe riportare Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste.
Sarri-Lazio, atto secondo: trattativa nel vivo
Il tecnico toscano, dimessosi nel marzo 2024 per dissidi con alcuni senatori dello spogliatoio, è il primo nome sulla lista del presidente Claudio Lotito e del direttore sportivo Angelo Fabiani, che si sono già mossi concretamente per sondare il ritorno del Comandante. La trattativa è in fase avanzata e si punta a chiudere in tempi rapidi, anche per mandare un segnale forte alla piazza.
Un possibile ritorno che divide: il parere di Orsi
Il possibile ritorno di Sarri non lascia indifferenti. Tra gli scettici c’è Nando Orsi, che ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News ha espresso dubbi sulla scelta: “Se qualcuno me l’avesse detto tre mesi fa io non ci avrei creduto… a me quelli che ritornano sulle panchine dopo che ci sono stati non mi sono mai piaciuti. Mi sembra un po’ una zona di comfort”.
Per Orsi, un tecnico dovrebbe costruire il proprio percorso professionale su esperienze diversificate, senza ripercorrere vecchie strade. Tuttavia, riconosce la qualità del tecnico toscano: “Sarri è un ottimo nome, un grande nome, un grande allenatore”, a patto che intorno a lui si costruisca un progetto all’altezza delle ambizioni.
Il progetto giovani non convince tutti
Uno dei nodi centrali resta la linea che la società intende adottare: puntare sui giovani, con un allenatore esperto come Sarri alla guida. Ma anche qui Orsi palesa perplessità: “È ovvio che a me non mi piace quando cominciano a dire di portare avanti un progetto giovani con Sarri. Ma quale progetto giovane? Ma basta con questa cosa”, afferma con fermezza. L’ex portiere sottolinea come la Lazio debba muoversi per ricostruire una squadra forte e ambiziosa, non limitarsi a costruire un gruppo inesperto attorno a un tecnico di valore. “Sarri ha fatto un secondo posto, ha lavorato in squadre importanti. Se lo riprendi, devi costruire intorno a lui una squadra forte per cercare di fare risultato, perché se no non ha senso”, incalza Orsi.
Sarri conosce l’ambiente: ora servono garanzie
Sul piano tecnico, il ritorno di Sarri avrebbe molteplici vantaggi. Conosce già l’ambiente, la maggior parte del gruppo e avrebbe solo un impegno settimanale, aspetto ideale per implementare i suoi meccanismi tattici. Inoltre, i giocatori con cui aveva avuto frizioni non sono più a Formello. Ma il tempo per ambientarsi non dovrebbe essere un fattore: “A Sarri non serve tempo, conosce l’ambiente, è già stato accettato”, aggiunge Orsi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, La Lazio offrirebbe al tecnico un contratto da due milioni di euro a stagione e vuole chiudere prima che altri club possano inserirsi. L’obiettivo è chiaro: ripartire con un tecnico forte e rispettato, ma, come avverte Orsi, “anche la squadra che gli costruisci deve essere importante”. Perché non basta un grande allenatore, serve anche una Lazio all’altezza.