Ora è ufficiale,: il nuovo Papa, il successore di Jorge Mario Bergoglio (Francesco I), è Robert Francis Prevost. L’americano (classe 1955), il primo statunitense a sedersi sul trono di Pietro, ha scelto il nome ecclesiale di Leone XIV. Dal 30 gennaio 2023, fino al 21 aprile 2025 è stato prefetto del Dicastero per i vescovi, oltre che presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.
Prevost: “La pace sia con voi. La pace di Cristo risorto: umile e disarmata. Dobbiamo essere una Chiesa missionaria, che costruisca ponti, non barriere”
Dal balcone della piazza, il nuovo pontefice ha salutato i fedeli appellandosi al bisogno globale di un ritorno alla pace, e ricordando con affetto il suo predecessore.
“Grazie a Papa Francesco, che fino all’ultimo giorno, con una voce debole ma coraggiosa, ha ricordato l’importanza della Pace. La pace di Cristo risorto; umile e soprattutto disarmata. Sono un figlio di Sant’Agostino: sono cristiano con e per voi. Insieme possiamo arrivare alla casa che Dio ha preparato per noi. Un ringraziamento speciale a tutta la Chiesa di Roma e ai miei fratelli cardinale che hanno creduto in me. Dobbiamo tornare a essere una Chiesa Missionaria, che costruisca ponti, non barriere. Voglio una Chiesa sinodale, vicina soprattutto a quelli che soffrono“.
Papa Leone XIV – Uno dei conclavi più brevi di sempre
L’elezione del 267° Pontefice è avvenuta con tempi rapidi e significativi: quattro scrutini in poco più di 24 ore, con la fumata bianca che ha annunciato al mondo il nuovo pontefice nel tardo pomeriggio di oggi. Un ritmo che richiama da vicino quello di precedenti illustri come Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, e Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, entrambi scelti al quarto scrutinio rispettivamente nel 1978 e nel 2005. Più veloce, dunque, rispetto all’elezione di Jorge Mario Bergoglio nel 2013, che richiese un’ulteriore votazione. Nella storia moderna della Chiesa, solo i Conclavi del 1878 (Leone XIII) e del 1939 (Pio XII) si sono chiusi ancor più rapidamente, mentre il più lungo resta quello del 1922, durato ben cinque giorni e quattordici votazioni.
Subito dopo l’annuncio, piazza San Pietro ha cominciato a riempirsi rapidamente: erano già 15mila le persone presenti al momento della fumata bianca, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine. Nei minuti successivi, il flusso è aumentato visibilmente, con gruppi di fedeli che si affrettavano lungo le strade attorno al Vaticano per raggiungere la piazza. Il piano sicurezza è scattato con doppio livello di controlli: pre-filtraggio ai varchi e check-point con metal detector per l’accesso all’area. Fra i fedeli, in piazza San Pietro, presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Anche il vicepremier Matteo Salvini e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca hanno raggiunto il Vaticano.
Al momento dell’ “Habemus Papam“, le forze dell’ordine hanno stimato la presenza di oltre 100.000 fedeli.