Una nuova decisione della Corte di Cassazione fa felici molti cittadini e riguarda questa volta le multe prese agli autovelox. Ecco la sentenza storica.
In molte città italiane o tratti stradali vengono posizionati degli autovelox che rilevano la velocità con cui procedono i veicoli. Se questa è troppo elevata, arriverà a casa un verbale per eccesso di velocità.

Molto spesso non ci si accorge degli autovelox in tempo e dunque è una “bella” sorpresa ricevere poi la multa a casa. In molti quindi si chiedono se sia possibile non pagare questa sanzione. E a proposito di questo è arrivata una storica sentenza della Corte di Cassazione che fa felici molti cittadini.
La sentenza della Corte di Cassazione sulle multe prese con l’autovelox
Una nuova sentenza della Corte di Cassazione fa felici molti cittadini perché riguarda le famigerate multe prese all’autovelox. Molte persone infatti si chiedono se sia possibile annullare una multa del genere ed in effetti è proprio in questo senso che si è espressa la Corte.

Infatti, con l’ordinanza n. 1332/2025, pubblicata il 14 maggio 2025, la Corte di Cassazione, ribadendo l’orientamento già espresso nelle ordinanze n. 10505/2024 e n. 20913/2024, ha confermato l’interpretazione secondo cui solo se l’autovelox è omologato, allora le sanzioni saranno legittime. Dopo questa sentenza sono stati ritenuti nulli 13 verbali di accertamento e la revoca della decurtazione dei punti inflitta ad un automobilista.
In parole povere i verbali per eccesso di velocità sono nulli quando la rilevazione dell’infrazione è avvenuta con autovelox non omologati ma semplicemente approvati. Infatti, secondo la Suprema Corte, omologazione e approvazione sono due procedimenti distinti: solo con l’omologazione si può verificare l’efficacia e il corretto funzionamento degli autovelox e la loro rispondenza a determinate caratteristiche tecniche.
Con l’omologazione si conferisce cioè valore legale di prova alle fotografie scattate e alla velocità rilevata, certificando che l’intero processo di rilevazione della velocità sia conforme alle esigenze di precisione, legalità e tutela dei diritti dei cittadini. Per questo l’omologazione è la condizione necessaria per garantire il funzionamento corretto dello strumento.
Solo con questa, le multe fatte con l’autovelox sono valide. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che gli autovelox approvati dal 13 giugno 2017 in poi sono da ritenersi omologati d’ufficio. Tuttavia, si è constatato che i sistemi autovelox omologabili d’ufficio sono soltanto 12, a fronte di un totale di oltre 100 modelli diversi di rilevatori correntemente utilizzati sul territorio italiano.
Per questo c’è da attendersi che, per effetto della sentenza della Corte di Cassazione sulle multe con l’autovelox, tante persone faranno ricorso ai comuni dopo aver ottenuto dei verbali per eccesso di velocità riscontrata da questi apparecchi che, di fatto, sono solo approvati ma non omologati.