Hanno fatto discutere ancora una volta le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel post partita della vittoria della sua Roma contro il Venezia. Incalzato sul tema del fair play finanziario, il tecnico di Testaccio ha risposto in maniera stizzita, per poi abbandonare l’intervista: “Dirò al presidente di spendere più soldi, di prendere 3-4 anni di squalifica, così non andremo in Europa, non andremo in Champions, e saremo tutti contenti“.
Parole che fanno seguito a quelle dell’ultima conferenza stampa, nella quale tifosi e addetti ai lavori hanno riscontrato più di una contraddizione rispetto a quanto dichiarato solo un mese fa dall’allenatore, rispetto al ritorno dalla prossima stagione di “una grande Roma; pronta a lottare per lo scudetto“. Indubbiamente, la posizione di Ranieri non è affatto facile, dovendo far fronte sia al gravoso incarico da allenatore sia a quello da dirigente futuro (e di fatto, anche attuale). Ma ciò che una buona parte dell’opinione pubblica rimprovera all’eroe di Leicester è la poca coerenza delle sue dichiarazioni pubbliche, specie a distanza di così poco tempo. Tanto da identificare il tecnico giallorosso più come un portavoce dei Friedkin, e loro complice, piuttosto che il paladino dei giallorossi e dei loro tifosi.
Enrico Camelio non si è fatto impietosire dalle critiche che l’allenatore della Roma ha subìto negli ultimi giorni: “Ranieri poverino? Non direi… In campionato sta facendo benissimo. Ma è un professionista, ha preso 1 milione di euro… Se no facciamo tutti poverini come Hummels e Paredes. Quando è andato a Londra (per incontrare i Friedkin ndr) lui sapeva quale fosse la situazione. Nessuno gli ha puntato la pistola contro. Se accetti, prendi gli oneri e gli onori. Nelle ultime settimane è stato osannato ovunque. Oggettivamente ha fatto un’inversione a ‘u’: ha detto una cosa, quando venti giorni fa ne aveva detta un’altra. Ranieri non è intoccabile, non è che non si può dire niente. In campionato ha fatto bene, nelle coppe malino. E non mi è piaciuto nemmeno come ha gestito la faccenda di Hummels e Paredes“.
Sul futuro prossimo della Roma: “L’Atalanta ha il settimo monte ingaggi della Serie A. Il Bologna il decimo… Quindi le cose si possono fare fatte bene anche senza spendere troppo. Sicuramente andrà via Cristante. Per me Pellegrini ha fatto una stupidaggine a non accettare l’Inter. E occhio a Dybala: l’anno prossimo prenderà 16 milioni lordi. Sarà una situazione da valutare. Se riparte veramente da zero, senza ibridi strani, la Roma può fare davvero bene“.
Un passaggio anche su Ivan Juric: “Non l’ho mai osannato. In ogni caso, un giorno parlerà anche lui e racconterà sia degli errori che ha fatto, sia del perché dentro Trigoria le cose non possono cambiare“.
Più morbida la posizione di Luigi Ferrajolo: “Che discorso è quello di Camelio? Bisogna fare i conti in tasca a qualcuno per decidere se è poverino oppure no? Ranieri è poverino nella misura in cui sta lì da solo, prendendo schiaffi a destra e a sinistra, ricoprendo più di un ruolo. Che guadagni un milione o 100 euro non cambia nulla“.