L’Unione Europea si appresta a riscrivere nuovamente le regole del bilancio, questa volta per escludere, guarda caso, le spese militari dai vincoli del patto di stabilità. Come dire, le spese di sanità per le persone anziane o le spese per la scuola o le spese per gli ospedali le abbiamo dovute tagliare, ma le spese militari possono uscire dalle regole europee. Ursula von der Leyen ha annunciato l’intenzione di attivare la “clausola di salvaguardia”, paragonando la situazione attuale all’emergenza del Covid.
L’approvazione richiede l’approvazione della maggioranza qualificata degli Stati membri. Secondo il vicepresidente Dombrovskis dovrà durare a lungo per potenziare il sistema di difesa. Nel frattempo Mario Draghi ha annunciato che senza l’intervento dei bilanci pubblici non ci sarà crescita. Ma guarda un po’. L’annuncio ha già avuto delle conseguenze sui mercati finanziari. Infatti i rendimenti dei titoli di Stato, dal Bund tedesco al BTP italiano, cioè i buoni del tesoro pluriannali, sono aumentati immediatamente di 10-15 punti, segno che gli investitori ovviamente pretendono una remunerazione più alta per il rischio del debito crescente, quindi ovviamente peggioreranno le condizioni.
La Commissione ha quindi individuato 93 miliardi di prestiti inutilizzati dal Recovery Fund, una somma insufficiente rispetto ai 500 miliardi previsti per la difesa per i prossimi dieci anni. 500 miliardi. La vera domanda però rimane una: ma quindi chi finanzierà queste spese militari? L’unica soluzione possibile, guarda caso, è la Banca Centrale Europea che nel triennio 2020-2022 ha comprato gran parte del debito emesso durante quel periodo, cioè la crisi del Covid.
Il problema però non è più il dogma dell’austerità, che come io vi dico da tanti anni è un dogma politico che non ha nessun significato economico. Ma chi pagherà il conto? Insomma, senza la Banca Centrale Europea resta soltanto un’opzione: mettere le mani sui risparmi dei cittadini. E state comunque attenti che quandanche ci fosse un debito, poi il debito va ripagato e quindi comunque si tornerà alle tasche dei cittadini. Quindi, come voi ben capite, tutta la letteratura europea, tutto il mantra del “teniamo puliti i bilanci”, il rispetto del patto di stabilità: la gente può crepare di fame all’angolo della strada o può non avere le spese mediche. Per motivi decisi riguardante la difesa si possono fare le derive.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
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