Caos nel Barese, “compravano voti per 50 euro” ▷ Cerno: “La sinistra fa sempre la morale, e poi…”

Ancora caos in Puglia, in particolare nel Barese.
Dopo l’invio nel comune di Bari di una commissione per indagare su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata, altre pesanti accuse emergono in Regione e nei comuni di Triggiano e di Grumo Appula. La procura di Bari ha disposto 8 misure cautelari per corruzione elettorale. La falla nel presunto sistema di corruzione? Fotocopie di documenti, codici fiscali e fac simile di schede elettorali ritrovati nei cestini della spazzatura. Una presunta corruzione che avrebbe fruttato 50 euro a chi accettava la compravendita del voto e che ha portato nel frattempo ai domiciliari di Antonio Donatelli, sindaco di Triggiano e Alessandro Cataldo, referente del movimento politico “Sud al Centro” e marito dell’assessora regionale ai Trasporti della regione Puglia Anita Maurodinoia.
Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, ha commentato in diretta a Lavori in Corso.

Quelli della sinistra pugliese non ci fanno mancare niente“, commenta Cerno.
Ci sono i tariffari per quanto si pagava per votare. 50 euro, che sono migliaia di voti. I soldi pubblici e i soldi privati che si mescolano. Questa morale che fa sempre la sinistra a tutti e poi si scopre che, come dire, avviene tutto in casa. Queste figure che si stanno componendo ci fanno dire: meno male che il Ministro degli Interni ha mandato qualcuno a vedere cosa succedeva, perché qui sta succedendo di tutto. C’è solo questo sindaco che si sveglia la mattina e dice: ‘Oddio, che cosa succede?’ Il sindaco che o non sa, o se sa non guarda: è preoccupante“.

Se poi attacca il governo dicendogli che stanno facendo un atto politico, qua mi sembra un atto minimo e pure in ritardo, vista l’entità della presenza di cosche e di reati dentro la comunità barese che è infilata in tutti i modi fino alla cosa pubblica. Credo che sia uno dei casi più eclatanti della storia d’Italia“.