Arrivano due leggi per aumentare la censura sul Web, peggio di quanto già provato sulla nostra pelle

I vertici dell’Unione Europea stanno lavorando per mettere definitivamente il bavaglio al Web. Lo hanno fatto con due leggi che sono già operative, quindi verranno implementate a breve. Si tratta del “Digital Service Act” e del “Digital Market Act”. Leggi che prevedono sanzioni sui contenuti ritenuti falsi o pericolosi in caso di crisi, guerre o pandemie. Guarda caso, proprio in caso di crisi, guerre o pandemie. Si legge sulla Gazzetta dell’Unione Europea: “In tempi di crisi potrebbe essere necessario adottare con urgenza determinate misure specifiche da parte dei fornitori di piattaforme online di dimensioni molto grandi. A tale riguardo si dovrebbe considerare che si verifichi una crisi quando si verificano circostanze eccezionali che possano comportare una minaccia grave per la sicurezza pubblica o per la salute pubblica all’interno dell’Unione Europea, o in parti significative della stessa. Tali crisi potrebbero derivare da conflitti armati, atti di terrorismo, catastrofi naturali o Pandemie“.

Quindi queste che loro chiamano circostanze eccezionali, in realtà sono le circostanze che noi stiamo vivendo da ben tre anni. Quindi se queste leggi fossero già state operative, noi avremmo avuto il bavaglio negli ultimi tre anni. Come si fa a valutare quali possono essere considerate notizie false, notizie fuorvianti o notizie pericolose in caso di di crisi, di pandemia o di guerra? Nascerà un coordinatore di Servizi Digitali che si avvarrà ascoltate bene di enti segnalatori, i così detti fact checker che hanno dimostrato proprio in questi ultimi anni di essere tutt’altro che indipendenti, ma totalmente al servizio della censura e contro chiunque provi a contrastare il pensiero unico, ed il sottoscritto ne sa qualcosa.

Tant’è vero che mi hanno cancellato la mia storica pagina Facebook, oltre ad avermi messo lo ShadowBan la pagina Instagram e tolto la monetizzazione al canale Youtube, perché ormai decidono tutto loro. Ma a quanto pare leggendo il testo di queste due leggi, tutto quello che abbiamo vissuto fino adesso e che abbiamo considerato censura, è veramente un gioco da ragazzi rispetto a quello che ci attende con queste due leggi, che sono passate nel silenzio generale, senza dibattito pubblico, senza dibattito parlamentare, e che invece andranno ad impattare sulla vita di tutti quelli che utilizzano le piattaforme social. Soprattutto su tutti coloro che le utilizzano per diffondere una verità alternativa, o comunque per opporsi all’imposizione di un pensiero unico o dominante.