Mentre il governo ha bloccato la cessione del credito del superbonus, in Europa si va avanti con la questione dell’efficientamento energetico. Sul tema si è espresso Roberto Cervellini, Dg di CANDE: “L’arroganza di questo governo non è riuscita a sfondare in Europa, ci dicevano che sarebbero andati in Europa e avrebbero fatto le barricate contro la commissione Europea. Il superbonus era una misura che stava portando grandi benefici e vi garantisco che quelli ai quali abbiamo fatto i lavori non sono dei super ricchi. Adesso lo possono fare i ricchi. L’ennesimo passo sbagliato di questo governo. L’Europa quindi va avanti, dobbiamo abbattere le emissioni Co2 e dobbiamo riqualificare le abitazioni. Come abbiamo detto il superbonus non solo riesce ad autofinanziarsi, ma crea ricchezza per il paese“.
Il Presidente del Consiglio Meloni ha presenziato al question time in parlamento, rispondendo anche del superbonus. Le sue dichiarazioni hanno ribadito il concetto di aver creato un buco nel bilancio dello Stato, che sia stata una manovra per ricchi che hanno pagato tutti i cittadini e che sono avvenute delle speculazioni sui crediti da parte degli istituti finanziari. Su quest’ultimo tema ha commentato Cervellini: “Sono 14 mesi che diciamo che gli istituti finanziari stanno lucrando, grazie alla manovra di Draghi che ha chiuso le partecipate dello stato e quindi ha dato loro il via libera. In più occasioni abbiamo chiesto che venissero regolamentati i tassi d’interesse ma nessuno ci ha ascoltato“.
La gravità della situazione nel paese la delinea perfettamente Nico Messina fondatore di Basta Crediti Incagliati: “Non ne possiamo più, siamo veramente stanchi. Solo a Genova abbiamo 1900 imprese con 350 milioni già nei cassetti fiscali, 9000 dipendenti che stanno rischiando di andare in cassa integrazione. Hanno creato un problema inimmaginabile“. Il 21 marzo a Genova e Roma sono previste due manifestazioni per ribadire la necessità di salvare queste imprese e queste famiglie, che al momento si trovano in grossissima difficoltà.