Continua a far discutere l’applicazione della Direttiva Bolkestein, la normativa europea che intende, tra le altre cose, evitare le penalizzazioni basate sulla nazionalità o per chi vuole stabilirsi in un altro Paese europeo per erogare servizi. Sono in molti a vedere nel provvedimento un tentativo di erosione della piccola e media impresa italiana. Tra questi, l’Onorevole Galeazzo Bignami (Fratelli d’Italia), che in un intervento al Senato ha ribadito la posizione del suo partito rispetto alla Direttiva.

“La portata realizzativa [di questa norma, ndr] rischia di smantellare un’intera filiera e un settore produttivo attualmente gestito da imprenditoria nazionale che ha saputo creare, tramite la valorizzazione di quei territori e di quelle aree, una capacità industriale che non era presente”.

“Le riviere della nostra costa sono in larga parte coincidenti con i confini nazionali e non erano caratterizzate da una produttività economica, ma lo sono divenute esclusivamente tramite l’applicazione e la capacità di quelle persone di valorizzarlo, creando servizi e beni. In quest’azione che successivamente è stata dispiegata dall’Unione europea con l’applicazione della Direttiva Bolkestein (che lo stesso realizzatore ha riconosciuto non potersi applicare alle nostre coste), si è voluto provare ad appropriarsi con una sorta di esproprio di quelle attività”.

Queste attività rischiano di andare nelle mani di multinazionali che limiterebbero l’elargizione di servizi all’utenza. E questo inevitabilmente crea degli effetti su tutta la filiera del turismo. Per questo noi riteniamo di dover andare oltre questa normativa, anche perché si tratta di confini nazionali e metterli a bando senza alcun tipo di distinzione rischia di portare in capo a soggetti stranieri la tutela delle nostre coste.