Il Mourinho che non conosciamo. Quando i riflettori dei dibattiti pallonari si spengono lo Special One si trasforma. Il mister pungente, spesso scontroso o polemico lascia spazio ad un uomo dotato di una cultura invidiabile.

Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio“. L’aforisma spiega meglio di ogni altra cosa la mentalità del lusitano. Fuori dal terreno di gioco quindi possiamo apprezzare una persona certamente non banale o scontata. Ricordate il giro in Vespa nel cuore di Trigoria nei primi giorni giallorossi? Ecco, è proprio in questi gesti che Mourinho dimostra di essere speciale ma al tempo stesso come tutti noi.

L’ex tecnico dell’Inter nutre vari interessi una volta abbandonati gli abiti da trainer. Basti pensare all’incontro con il cardinale Tolentino dello scorso 29 marzo presso la Biblioteca Vaticana. Tra i due è andata in scena una lunga conversazione tra sport, filosofia, storia e religione. Insomma, un personaggio a tutto tondo ancora da scoprire.

Il racconto del Mourinho extra campo con Italo Cucci

Quando mi trovavo a Rai International Mourinho veniva da noi nel dopo partita ed era un uomo completamente diverso dalle situazioni di campo. Abbiamo parlato dei poeti di Setubal. Si parlava tranquillamente di cultura e anche di cose divertenti. Lo Specialone, come amavo chiamarlo io, fuori dal terreno di gioco era ed è un personaggio di grande sostanza. Averlo chiamato a Roma è stata una scelta aziendale incredibile. L’inizio dell’avventura lo abbiamo visto. Le sue lacrime a fine partita erano vere. La sua gloria e la sua appartenenza alla storia è reale. E’ un uomo fatto così“.