Sanremo nella bufera. Il teatro Ariston ufficializza la capienza ammessa al 100% e l’opinione pubblica si divide. Nei giorni in cui gli stadi di Serie A vengono aperti solo a 5000 anime, con la prospettiva futura di tornare al 50% dei posti a sedere, l’evento per eccellenza della musica italiana ottiene una deroga quantomeno discutibile.

L’ultima seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, svolto in quel di Imperia nelle ultime ore, ha pianificato tutte le misure anti Covid-19 in vista della kermesse canora in programma dall’1 fino al 5 febbraio. Al timone dell’evento, anche quest’anno, Amadeus con cinque donne al suo fianco. Da Ornella Muti a Sabrina Ferilli passando Drusilla Foer, fino a Lorena Cesarini e Maria Chiara Giannetta. Laura Pausini, i Maneskin e Checco Zalone saranno i super ospiti del palcoscenico più ambito dello stivale.

Il Sindaco di Sanremo Alberto Bianchieri ha spiegato nel dettaglio all’Ansa le decisioni prese dal tavolo operativo appena concluso: “Si sono chiariti i protocolli sanitari, c’è stata la massima collaborazione da parte di tutti. La nave non sarà un albergo, non farà ristorazione, ma sarà uno studio televisivo e secondo me farà bene anche alla promozione del territorio. Con i vaccini e rispettando le regole – ha confermato il primo cittadino ligure – si può fare un evento come il Festival, con la capienza del teatro al 100%. Gli spettatori entreranno con il Super green pass, sul Red Carpet ci saranno tutti i varchi di controllo e di sicurezza“.

Da sottolineare anche le dichiarazioni del prefetto Armando Nanei: “Gli addetti ai lavori accederanno al Red Carpet per poi entrare all’Ariston con Super green pass e mascherina Ffp2. Per gli spettatori sarà sufficiente la certificazione verde, ma niente tampone. Faremo di tutto per evitare assembramenti, per accedere e uscire dal teatro ci saranno percorsi dedicati“.