Polveriera Juventus? Forse stiamo esagerando, ma spuntano indizi pesanti. Nelle stanze bianconere serpeggia nervosismo, insofferenza e tensione. Lo sfogo di Max Allegri nell’immediato post-gara di domenica sera, dopo il pareggio contro il Milan, ha fatto il giro del web.

La classifica piange disperatamente in queste prime quattro giornate di campionato. L’unico sorriso è arrivato nell’abbordabile match di Champions League sul campo del Malmoe. Un acuto che non è bastato a dosare animi bollenti alla Continassa.

Negli spogliatoi, come accennato questa mattina ai nostri microfoni da Tony Damascelli, ci sarebbe stato anche un battibecco dai toni elettrici tra il portiere polacco Szczesny ed il centrocampista francese Rabiot. Insomma, l’incendio juventino è tutt’altro che spento.

Tony Damascelli

Allegri non fa soltanto l’allenatore, è il gestore di questo gruppo. Quindi se lui si riferisce a Kean, Chiesa o Rabiot la responsabilità della gestione è sua e del suo staff. Finisce la partita con il Napoli e si sfoga con Spalletti, finisce quella con il Milan e ha quel tipo di reazione prima di entrare negli spogliatoi. Poi nello spogliatoio pare che ci sia stata una baruffa tra Rabiot e Szczesny. C’è una situazione di estrema confusione in casa della Juventus. Questo accade perché manca un capo.

Furio Focolari

Perché mancano i capi nella Juventus? C’è un Presidente e c’è un allenatore che sono due capi. Secondo me Allegri ce l’aveva con quelli che erano entrati in campo come Chiesa, Kean e Kulusevski. Se questi ragazzi non hanno giocato da Juventus di chi è la colpa? Sei tu il comandante e li devi rendere partecipi alla causa, quindi la colpa ricade sempre su di te. Quando dopo il Milan Allegri dice: ‘Ho sbagliato i cambi’, non si riferisce a se stesso. Non era autocritica.

Stefano Agresti

Per me Allegri ha perso lucidità completamente. Lui aveva una qualità fondamentale, cioè quella di saper gestire le situazioni, anche quelle complicate. Chiaramente dobbiamo riconoscere quello che ha fatto Allegri in passato. E’ il secondo allenatore ad aver vinto più scudetti nella storia del nostro calcio dopo Trapattoni. Per cui non stiamo parlando di uno sprovveduto. Parliamo di un grande allenatore che in questo momento ha perso lucidità. Pensava di poter ricreare abbastanza facilmente quello che aveva creato in passato.

Roberto Pruzzo

Allegri pensa di essere quello di quattro anni fa ma, in realtà, alla Juventus sono cambiati nel frattempo dirigenti e giocatori. Secondo me sta sbagliando in maniera clamorosa e poi ha un potere superiore rispetto a quello che dovrebbe essere il suo ruolo. Lui mette fuori De Ligt, Chiesa e altri calciatori che comunque sono un patrimonio per i bianconeri. Credo inoltre che, quando torni in un ambiente dove hai fatto benissimo per tanti anni, vuoi dimostrare qualcosa in più. Questo, a mio parere, è l’errore che sta commettendo Allegri. Questa presunzione non lo porta da nessuna parte.