Le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre costringeranno, come di consueto, tanti studenti a saltare giorni di scuola. È prassi, infatti, che in molti comuni le elezioni vengano svolte proprio nei plessi scolastici, nonostante le raccomandazioni del Governo e del Ministero preposto.

Lucia Azzolina, ex Ministro dell’Istruzione in carica nel Governo Conte bis dal 2020 al 2021, ha commentato ai microfoni di “Lavori in Corso” proprio il delicato tema della perdita di giorni di scuola per tanti studenti, oltre a ripercorrere alcune decisioni relative al mondo della scuola assunte nel corso del suo operato nell’anno in carica.

Elezioni amministrative nelle scuole

“Credo che sulla scuola in questo Paese ci sia un problema culturale evidente. Se chiuse un’attività economica, a fine giornata si capisce subito qual è il mancato ricavo. Se chiude la scuola per uno o due giorni, il tempo delle elezioni, per la politica va bene lo stesso. Sono contenta che i miei colleghi in Commissione Affari Costituzionali hanno portato un emendamento di 2 milioni di euro per invogliare i comuni ad individuare nuovi seggi alternativi alle scuole. L’anno scorso c’è stata tanta polemica e se la prendevano con me. Spostare i seggi è competenza dei comuni, non del Ministro. I sindaci se vogliono possono cambiare le sedi. Gli studenti perdono tanti giorni. Anche un giorno di scuola in più ai nostri ragazzi serve: serviva prima della pandemia e serve a maggior ragione ora perché tante classi ancora sono in DAD”.

Rivalutazione del lavoro

“Al Ministero dell’Istruzione quando ero ministro ho incontrato Luigi Berlinguer, che mi disse: “Fino a quando lei sarà ministro, non apprezzeranno il suo lavoro. Poi lo apprezzeranno”. Col senno di poi devo dire che aveva ragione. Girando le piazze italiane, leggendo le email, capisco che ho fatto il mio per la scuola”.

Misure di sicurezza

Per me il metro di distanza era assolutamente obbligatorio da tenere, oggi non lo è, è solo raccomandato. Poi noi abbiamo messo 70mila persone in più per sdoppiare le classi, che oggi hanno riaccorpato. Ci sono dei problemi che non vengono raccontati. Mi auguro che i nostri ragazzi possano avere un anno scolastico meno frammentato. Sarà il vaccino a salvare la situazione, non situazioni che non sono state posse in essere”.