Per completare la mia inchiesta “Il Diego Rivoluzionario” ho dovuto leggere ben 11 libri su Maradona, ho consultato 4 inchieste argentine, ho visionato 5 documentari e diverse centinaia di ore di video. Mi sono reso conto che nessuno al mondo aveva chiuso il cerchio sul motivo e soprattutto sui mandanti degli attacchi subiti dal campione fin dal 1991.

Il grande giornalista Matteo Marani di Sky Sport aveva, per esempio, scoperto e denunciato i legami tra la Fifa e gli apparati americani, ai tempi della dittatura di Videla in Argentina. Aveva anche accesso un riflettore sul ruolo di Licio Gelli e il rapporto tra la P2 e il segretario di Stato americano Henry Kissinger. Eppure Marani non ha mai collegato quei sistemi alla squalifica di Maradona ad Usa ’94, di cui proprio Henry Kissinger era l’organizzatore.

I giornalisti di inchiesta argentini avevano invece dimostrato che la Fifa aveva fatto di tutto per squalificare Maradona, anche quando emersero le irregolarità e quindi gli elementi per salvarlo. Eppure non hanno collegato la Fifa ai diktat americani.

Poi ci sono stati gli interessantissimi libri di Gianni Minà, che meglio di tutti conosceva Diego e che ha sempre dimostrato di aver capito tutto. Eppure Minà, forse per scelta, non ha voluto mai fare realmente i nomi, né entrare nei dettagli delle dinamiche politiche.

Questo vuol dire che “Il Diego Rivoluzionario” è la prima inchiesta al mondo dove questi scenari vengono raccontati nei dettagli, trovando tutti i collegamenti con la squalifica di Diego a Usa ’94, che ha distrutto la carriera calcistica e poi la vita del giocatore argentino. Nell’inchiesta ho spiegato nei dettagli le dinamiche politiche dietro gli attacchi a Maradona, i collegamenti tra la Fifa e gli apparati americani e ho tracciato i contorni di chi avrebbe fatto partire il diktat di distruggere il campione argentino; Il tutto parlando di neoliberismo, imperialismo, dell’agenda del nuovo ordine mondiale ai tempi della Guerra Fredda.

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