Sempre presa in considerazione per candidature civiche nell’orbita del centrodestra, Simonetta Matone è stata per 17 anni Pm per il Tribunale dei Minori e, dal 2015, sostituto procuratore generale alla Corte d’appello di Roma. Un curriculum giudiziario di tutto rispetto per una giudice che sa bene cosa vuol dire amministrare e gli incarichi di governo ricoperti lo dimostrano. Ha fatto parte della squadra dei Ministeri della Giustizia (Severino, Governo Monti e Cancellieri, Governo Letta) e delle Pari Opportunità (con Mara Carfagna Ministro nel Governo Berlusconi IV).

Sulla nuova avventura elettorale di Roma, Matone, così come il Professor Enrico Michetti, non vuole identificarsi a livello partitico, ma la chiamata per le Comunali comporta una battaglia politica. Battaglia che intende intraprendere con il rigore dettato dalla sua indole, sulle ataviche tematiche della Città Eterna, dai rifiuti ai trasporti fino ai servizi sociali.

La candidata al ruolo di Prosindaco della Capitale per il centrodestra a trazione Salvini-Meloni-Tajani, è stata ospite di “Lavori in corso”. Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Il ruolo di Prosindaco

“Non sono mai stata la vice di nessuno. Mi piace il nome ‘prosindaco’ per alcune personalità del passato. L’ho chiesto subito quando mi hanno chiesto di concorrere. Ero stata vicina ad altre candidature in passato che poi non si erano mai concretizzate: sta volta ho tenuto la cosa segreta. Ho partecipato a tanti processi contro persone che si sono rese protagoniste di atti razzisti e odio raziale: a me tutto si può dire tranne che io abbia simpatie neo-naziste. I temi nazionali entrano per forza nelle campagne locali, non si possono scindere”.

Situazioni da risolvere

“A Roma assistiamo a cose assurde come l’Ama, l’Atac, l’Acea… Sono tutte realtà che vanno affrontate in modo molto radicale. Se parliamo di rifiuti, dobbiamo fare anche un mea culpa. Io da anni sono interessatissima all’argomento perché ho scoperto che da anni i cittadini di Brescia non pagano la bolletta perché hanno il teleriscaldamento e tengono la città pulita. Io e Michetti stiamo incontrando persone, ex dirigenti e persone molto vicine alla realtà della gestione dei rifiuti, che ci stanno prospettando delle situazioni per risolvere il problema. Noi abbiamo la tassa sui rifiuti più alta d’Europa e il servizio peggiore d’Europa allo stesso tempo. Anche i servizi sociali sono al collasso e anche per questa cosa sto facendo delle schede. Il problema dei minori è importante: di loro si può parlare solo in un certo modo e questo porta a conoscere poco la situazione. Ci sono fascicoli in Tribunale ma non vengono presi provvedimenti”.

Periferie

“Si interviene ascoltando le richieste dei cittadini. A Roma c’è uno scollamento tra il centro e la periferia. Io credo nella parcellizzazione degli interventi. Voglio andare a vedere cosa succede nei piccoli centri. Roma ha una serie di potenzialità che potrebbero essere incrementate. Penso anche alle occasioni perdute, come le Olimpiadi”.

Elezioni

“Mai come nelle elezioni comunali si vota la persona e non il partito. Il discorso diverso è per la coalizione: ovvio che questa sia di centro-destra e dall’altra parte hai uno schieramento opposto. La controparte è molto sfaldata e piena di contraddizioni che qui non ci sono: tra l’altro Gualtieri non ha detto cose graziose su me e Michetti. Anche gente che vota a sinistra potrebbe votarci, anche persone che hanno militato nel PD. Un mio ex detenuto, che ha fatto vent’anni di carcere perché era un leader di prima linea, mi ha detto: ‘Anche se ti candidi con i marziani, rimani sempre Simonetta’. Io sono amatissima”.

Campi Rom

“Conosco benissimo questa realtà. Non possono essere rasi al suolo, anche se alcuni folli lo dicono. I rom sono una struttura sociale fondata sul crimine: purtroppo le loro attività sono queste. Bisogna controllare cosa fanno e rendere questi luoghi vivibili: occorrono molti investimenti. Investire sul sociale fa risparmiare sul penale. Chi parla di questi argomenti dovrebbe guardare la cartella biografica di questi detenuti: cominciano tutti da minorenni”.

Programma elettorale

“Possono essere anche presi in considerazione personalità non politiche. L’importante è che sia messa al centro Roma come una grande opportunità di cambiare pagina. Mi sorprende la gente che mi ferma per strada e mi incita: mi fa molto piacere. Lo fanno persone di tutte le età”.

Pierluigi Lantieri