Un gol annullato è un gol che non esiste, semplicemente. Non può rivendicare diritti d’asilo in nessun almanacco.
Ma un (non) gol così bello come quello che avrebbe segnato Mbappé se non si fosse trovato in fuorigioco fa bene al cuore, come un verso di Petrarca ritrovato sugli appunti a margine del Canzoniere, anche se non è finito in nessun sonetto.
Quell’interno destro a giro, sul palo più lontano, così cercato e protetto nel modo in cui il fuoriclasse francese ha coccolato la palla per ricavarsi – e ricavarci – lo spiraglio per l’angolo di tiro è stato come un bacio rubato sotto un lampione spento: talmente bello da farsi ricordare come un’intera storia d’amore.

Paolo Marcacci