Un cambiamento di rotta netto, far ripartire una città con grandi opportunità all’orizzonte e farsi trovare pronti con progetti stilati con il parere delle realtà locali. Rispetto verso tutti i candidati e scontro esclusivo sui temi del territorio. Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il PD, è stato ospite a “Lavori in Corso” ed è intervenuto su tutte le tematiche della campagna elettorale che già fa pregustare le elezioni in programma tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Fresco vincitore delle primarie con oltre il 60% dei voti sui 48mila votanti, l’ex Ministro dell’economia del Governo Conte Bis ha parlato di infrastrutture, scuola, rifiuti, cultura, centri sportivi e periferie. Problematiche spesso ataviche della Capitale, tutte con sullo sfondo una grande opportunità all’orizzonte, quella dei fondi stanziati dal Recovery Plan. Altro punto fermo un limite del PD di questi ultimi anni: il rapporto con la cittadinanza. Su questo Gualtieri ha focalizzato l’attenzione sul ruolo di Comitati e Associazioni, che saranno parte integrante dei progetti proposti dal candidato sindaco: “solo insieme ce la possiamo fare” ha dichiarato.
Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Roma

“Purtroppo Roma è in condizioni disastrose. Rimetterla in piedi richiede tanto tempo. Bisogna far ripartire la manutenzione ordinaria che è paralizzata: il comune spende più di ciò che ha. Bisogna dare potere e risorse ai municipi e bisogna immediatamente mettersi al lavoro. Ho lavorato tanto per il Recovery Plan, il più grande investimento del dopoguerra. Abbiamo perso già tanti soldi in questi anni perché la città non prendeva i soldi che il Governo metteva a disposizione. Possiamo fare tanto. Bisogna recuperare il tempo perduto. Roma ha tantissime risorse: sociali, civili, associative. In questi anni molti cittadini hanno affrontato da soli dei problemi. Addirittura dei cittadini hanno affittato un trattore per tagliare l’erba in un parco. Noi abbiamo già delle idee, abbiamo fatto proposte per i trasporti… Tutte le forze che vogliono contribuire devono darci una mano. Solo insieme ce la possiamo fare”.

Rifiuti

“Questo è uno dei gravissimi errori di questa Amministrazione che non collabora con la Regione. Non valorizzare il fatto che c’è una Regione che può aiutare Roma è davvero una cosa assurda. La manutenzione nella periferia a Roma li sta facendo la Regione e non la città. Bisogna aiutare la Regione per far funzionare Ama: non è solo un problema di sbocco ma anche di raccolta che funziona male. Ama ha mezzi vecchi. Inoltre paghiamo una tassa alta perché paghiamo le altre Regioni che prendono i nostri rifiuti. C’è anche un’evasione molto alta della Tari. Dovremmo far funzionare meglio la differenziata e incrementare gli impianti verdi e puliti. Il problema è che in questi anni non è stato fatto nulla quindi ci vorrà del tempo ma bisogna partire da subito. Ama ha cambiato otto AD in cinque anni. Come si fa a gestire così? Il Comune non dialoga con la Regione e il Governo. Da Ministro l’ho visto. Non è possibile, il Sindaco di Roma deve parlare e concorrere a definire le politiche del Governo”.

Politiche sociali e culturali

“Ho deciso di candidarmi perché ho visto cosa fanno gli altri sindaci. Ho l’esperienza per farlo. Si tratta di un voto politico ma ci sarà anche una valutazione di chi è più in grado di sostenere meglio la città e farla pesare. Noi ci dobbiamo occupare dei nostri temi, come i rifiuti, ma una grande Capitale ha bisogno anche di lavoro, politiche sociali e culturali, ciò che fanno anche le altre città. Le città attirano giovani, i romani se ne vanno da Roma. A Bruxelles, Londra, Parigi, è pieno di romani. Dovrebbe essere attrattiva, mentre oggi respinge. Dobbiamo recuperare l’ambizione, occuparci di sviluppo, innovazione, sostenibilità. Queste cose si possono fare con una squadra di grande qualità. Ho scelto persone competenti anche da Ministro. Questo si fa anche valorizzando i Municipi, che devono essere messi in condizione di svolgere le politiche di prossimità. Dobbiamo essere aiutati e avere presidenti di municipio adatti. Bisogna fare una grande squadra: non si governa Roma considerando che ci sono persone che si spostano quotidianamente. Bisogna regolare i flussi. Questo deve essere il metodo di Governo”.

Voti degli elettori M5S

“Penso che molti elettori siano delusi. Sono state fatte promesse mai mantenute. Non critico ideologicamente la Raggi. Ho lavorato con loro e collaborato. Se però un’amministrazione fallisce, è colpa non del M5S ma dell’amministrazione. Dobbiamo essere severi. Non farò mai attacchi personali però bisogna essere seri e rigorosi e dire che Roma è in uno Stato disastroso. Roma è una città straordinaria, non possiamo permetterci situazioni come i rifiuti, i cinghiali ecc. ma anche che la Capitale non sia valorizzata a livello internazionale. Dobbiamo avere orgoglio, umiltà ed essere rispettosi”.

Coalizione

“Saremo una coalizione larga, chiederemo a tante forze della città di partecipare a questa sfida. Ci rivolgeremo ai cittadini e agli elettori. Da sindaco io sarò sindaco di tutti i romani. Normale che ci siano romani che hanno idee diverse dalle nostre e voteranno altri, dobbiamo essere rispettosi. Poi, però, al momento del governo lo saremo di tutti i romani. In caso di ballottaggio, puntiamo a raccogliere gli elettori che al primo turno hanno votato altri partiti”.

Campagna elettorale

“Non so come sarà la campagna elettorale: la mia sarà rispettosa e rigorosa. Lo schieramento di centro-destra vede in prima fila Matteo Salvini, che nasce sullo slogan ‘Roma Ladrona’. C’è anche un elemento di coerenza. La destra di Alemanno ha fatto la prova del governo a Roma, e i romani se lo ricordano. Noi ricorderemo anche che questo ticket di avversari ha dietro delle forze ostili a Roma o reduci da esperienze fallimentari. Siamo la Roma antifascista, progressista. C’è una forte carica etica, basata sui principi dei diritti e della Costituzione. Ma governeremo per tutti i romani in una Roma aperta e civile. Io non insulterò nessuno”.

Michetti e Calenda

Michetti? Gli consiglio di pensare prima di parlare. Calenda è partito prima di noi: io dico agli elettori di valutare bene le conseguenze di un voto perché potrebbero aiutare la Raggi ad avere un risultato migliore. I sondaggi ci danno al ballottaggio ma è un problema politico se pensi o meno di aiutare la Raggi. Lui ha scelto di star fuori dal centro-sinistra. Noi abbiamo l’occasione di far fare a Roma un salto incredibile. Abbiamo il Recovery, il Giubileo, un Governo e una Regione capaci… Penso che sarà possibile raggiungere risultati importanti”.

Stadi Roma e Lazio

“Possibile fare stadi per le squadre che vogliano realizzarlo e possano pagarlo. Devono però essere in luoghi adatti: se si lavora seriamente si possono fare queste cose che anche nelle altre città avvengono. Ci incontreremo con le società e discuteremo del ruolo e delle condizioni. Deve essere uno stadio adeguato per le società e per la città”.