Bruciori all’addome sempre più forti: Mauro inizia a preoccuparsi e si reca presso l’ospedale di Velletri. Lo visitano, gli dicono che potrebbero essere calcoli renali, o della banalissima aria addominale. Dopo averlo tenuto lì per ore, dolorante, lo rimandano a casa. Succede altre due volte. La terza, Mauro incontra persino il chirurgo. Appendicite? Impossibile, sostiene. Ed è così sicuro da essere pronto a metterglielo per iscritto. Mauro non ce la fa più, i dolori sono lancinanti e decide, dopo 15 ore di attesa, di cambiare ospedale. Va al pronto soccorso di Latina, una scelta che gli salverà la vita.

È proprio lui, Mauro, a raccontare la sua storia di malasanità in diretta ai nostri microfoni. Per fortuna, ci racconta, esistono anche medici bravi come quelli che ha incontrato a Latina che hanno subito riconosciuto la gravità della sua appendicite e lo hanno operato d’urgenza. Diversamente Mauro oggi questa storia non potrebbe raccontarla.

A trattare il suo caso è stato l’Avvocato Francesco Angelini dello Sportello Legale Sanità che ha commentato così la causa che ha seguito minuziosamente: “Si parla di un problema che riguarda tantissime persone, un’appendicite dovrebbe essere l’A-B-C di un sanitario, invece nonostante tre accessi al pronto soccorso nel giro di 11 giorni non viene mai riconosciuta”.

Quello che oggi resta a Mauro purtroppo non è soltanto un brutto ricordo, ma danni gravi permanenti che gli sono costati anche il posto di lavoro: “Mi hanno detto di tutto, poi dopo ore mi rimandavano a casa. Dolori fortissimi. Io sarei morto là dentro, all’ospedale di Velletri, mi hanno salvato all’ospedale di Latina. A un certo punto ho dovuto sospendere anche il lavoro e ora ho grossi problemi”.

Con Ilario Di Giovambattista, ecco il racconto in diretta nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’.