Presentatasi al cospetto della Juventus nelle peggiore condizioni possibili (fisiche, mentali, ambientali) la squadra azzurra ha tirato fuori una prestazione di carattere, come mai prima d’ora era accaduto in stagione. Le belle vittorie arrivate finora in campionato, soprattutto nella prima parte, erano tutte state frutto di un dominio tecnico… ma nel momento in cui il prevalere tecnico è venuto meno, certamente per via delle numerosissime assenze ma anche della confusione tattica spesso creata da Gattuso, praticamente mai il Napoli aveva fornito una prestazione d’orgoglio: al punto da perdere ben 7 partite dal 16 dicembre a oggi.

E invece, nel giorno più difficile, e con un quantitivo di assenze da mettere i brividi (Ospina, Koulibaly, Manolas, Ghoulam, Hysaj, Demme, Mertens) il Napoli reagisce.

Il pallino del gioco è stato quasi fisiologicamente in mano alla Juventus. Di certo Alex Meret è stato autore di ottimi interventi. Di certo il migliore in campo per gli azzurri è stato il centrale Kosovaro Rrahmani (finora meteora di questa squadra). Di certo, una volta tanto, il Napoli ha chiuso nettamente in deficit il conto dei tiri in porta. Ma di certo lo spirito di lotta e sofferenza dimostrato dalla squadra è un merito enorme per gli azzurri. E il campionato si riapre ora a scenari importanti, soprattutto se presto gli assenti torneranno (oggi primi minuti per Fabian Ruiz dopo il Covid).

La rete è arrivata su calcio di rigore realizzato da Insigne.

Era destino che la 100esima rete in maglia azzurra di Insigne dovesse arrivare su calcio di rigore contro la Juventus. Non è accaduto in Supercoppa, quando Insigne ha calciato a lato il rigore che poteva valere i tempi supplementari. E’ accaduto stasera.

La scelta del capitano del Napoli di andare a tirare il rigore decisivo (non solo per il recentissimo errore, quanto per lo score di 0 rigori su 3 segnati contro i bianconeri) è stata da vero Capitano. Da vero leader.
Paragonabile, in parte, a quanto fece Gigi Di Biagio, che dopo il rigore che costò l’eliminazione dell’Italia ai Mondiali di Francia del 1998 andò a tirare (e segnare) il primo rigore nella storica semifinale degli Europei 2000 in Olanda contro i padroni di casa.

Va così agli archivi la prima partita della storia del calcio italiano in cui la partita di ritorno è stata giocata prima della partita di andata.

In settimana tornano le Coppe Europee. Gli azzurri saranno impegnati giovedì sull’insidioso campo di Granada.

Vittorio de Gaetano