Non è ancora nato che già il Governo Draghi fa registrare i primi scricchiolii. La “rissa” verbale riguarda la piste da sci, dapprima sedotte sulle prossime riaperture, poi abbandonate per un dietrofront del ministro Speranza, e la critica non poteva che arrivare dal ministro Garavaglia, di fede leghista e prossimo responsabile numero uno del turismo. Turismo che, oltre le piste da sci è messo in ginocchio anche dalle varie chiusure di locali e centri culturali, in un clima di difficoltà immensa e rabbia per i ristori non sufficienti tenere le serrande aperte.
questa la grande sfida di Mario Draghi secondo il deputato della Lega Edoardo Rixi: non solo mettere tutti d’accordo, ma ridare fiato subito a un’economia martoriata dal covid e annessi provvedimenti.
Ecco il suo intervento ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

E’ chiaro che Draghi ha un immenso compito da fare che è quello di riportare dei provvedimenti che siano, sì, a tutela della salute dei cittadini, ma contemperino anche interessi di carattere economico. Poi che abbiano una razionalità di fondo, quindi è difficile colpire i ristoratori quando nello stesso giorno ci sono assembramenti sui mercati o sulle passeggiate. D’altra parte la vita dei cittadini deve andare avanti e l’economia non può essere completamente penalizzata.

Io credo che la visione che ci ha illustrato Draghi sia una visione condivisibile. Poi se mi chiedete se la Lega sia completamente contenta, non c’è nessuno completamente contento. Avremmo sicuramente preferito andare a elezioni o avere un governo di centrodestra, però lo sforzo di responsabilità ce l’ha chiesto il Presidente della Repubblica ed è un appello a cui noi non ci siamo sottratti.
Essendo la prima forza del paese un po’ di responsabilità la dobbiamo dimostrare, ma soprattutto dobbiamo difendere gli interessi di tutte quelle aree del paese che noi governiamo e che hanno bisogno di risposte oggi, non tra un anno
“.