Mai come come in quest’epoca la scienza si era ritrovata al centro del dibattito pubblico. Ciò che prima era prerogativa di studiosi e appassionati, oggi diviene grande protagonista, finendo, come tale, per attirare su di sé anche le opinioni di chi fino a ieri mai avrebbe pensato di esprimersi su certi temi.

Abbiamo perso di vista il senso e le basi del metodo scientifico? Come si fa, vista l’incertezza della materia in oggetto, a non lasciare spazio alla pluralità delle teorie e dei metodi di analisi?

Fabio Duranti ha analizzato la questione in diretta: cos’è la scienza? Il dibattito con Francesco Vergovich a ‘Un giorno speciale’.

“Questa non è scienza: cancellano le teorie diverse dal pensiero unico” ► Fabio Duranti

“Tutti parlano di tutto, ma senza documentarsi. Cos’è la scienza? Certo non è la parola di uno che vuole imporre un’idea. È ricerca, è osservazione, trarre delle teorie dall’osservazione. Dopo ci sono le verifiche e i fatti da confutare. Non possiamo limitarci a una teoria.

Oggi sembrerebbe che per motivi economici, per motivi di potere, di dominazione gli uni contro gli altri, sembra che la scienza sia cancellata. C’è la cancellazione delle teorie diverse dal pensiero unico. Guai a chi si azzarda a confutare, discutere le teorie del potentato economico finanziario, delle case farmaceutiche, dei grandi ricchi della terra. Ricchi che sono diventati ricchi perché noi glielo abbiamo permesso, il genere umano fesso ha permesso a pochi di rastrellare talmente tanto denaro da potersi ricomprare tutto, anche la scienza. La politica non ne parliamo.

Oggi la scienza è morta e noi ci troviamo a combattere contro un’isteria pazzesca perché la scienza non c’è più. Non c’è più la confutazione delle teorie”.


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