270 mila saracinesche chiuse per un totale di quasi un milione di autonomi che rischiano l’attività: queste le infauste stime di Confcommercio sul pessimo stato di salute delle attività italiane che potrebbero vedere nel nuovo Dpcm un vero e proprio flagello prima della fine dell’anno.
Agiremo su assembramenti e orari dei locali e sugli sport dove non è possibile usare le mascherine e mantenere le distanze” conferma il ministro Boccia. Il provvedimento dovrebbe inoltre prevedere l’ampliamento dello smart working al 60-70%, per ridurre non solo le occasioni di contatto ma anche gli spostamenti, mentre non ci sarebbe ancora la quadra su una possibile ulteriore limitazione della partecipazione del pubblico agli eventi sportivi e agli spettacoli.

Resta il dubbio sulle limitazioni orarie per far fronte alla movida, che però garantisce – con tanto di mascherina – i maggiori introiti nelle ore notturne, volendo scongiurare una concentrazione di clienti proprio nel breve lasso di tempo di apertura dell’attività, quando nel caso migliore non avrà chiuso per l’inizio dell’anno.
Su questo quadro non usa mezzi termini il giornalista Daniele Capezzone, molto duro anche alla luce dei 9 milioni di cartelle marchiate Equitalia che in questa settimana dovrebbero bussare ad altrettante famiglie, promettendo infauste sorprese.
Ecco il suo intervento a ‘Lavori in Corso’.

Paura delle feste? No, io c’ho paura del Governo. Non faccio feste, siamo io e la mia gatta quindi non sarò fonte di rumori molesti per il condominio. Ma ho paura del Governo che dice queste cose.

Credo che ci siano dei momenti in cui alcune situazioni di crisi espongano le radici di ognuno di noi. La prima radice è “più tasse o meno tasse”, la seconda è se sei autoritario oppure no.
Questo Governo riesce in un colpo solo – la cosa si materializzerà tra stasera e il 15 – a far ripartire le cartelle d Equitalia (c’è l’emergenza, ma ci sono anche 9 milioni di cartelle in partenza come un plotone d’esecuzione, per cui una famiglia su tre si ritroverà con un fermo o un pignoramento ecc…) e poi con l’altra mano scatena le liti per cui la signora del terzo piano dovrà litigare con quelli del secondo. Qualcuno ha invocato la Germania Est, ma quella era una grande tragedia: questa è una piccola farsa in mano a gente che non sa nemmeno quello che dice.

Se tu vuoi salvare le imprese, sui 100 milioni stanziati da marzo ad oggi non ne dai soltanto 6 a fondo perduto. I negozi, i ristoranti colpiti, il settore turistico hanno ricevuto la miseria di una differenza del 20%-15%-10% tra i ricavi di aprile del 2020 e aprile del 2019: praticamente un caffè.
La stima di Confcommercio, prima ancora che ci siano le nuove restrizioni è quella per cui da qui a fine anno chiuderanno 270mila negozi. Io stimo circa un milione di dipendenti a casa. E questo prima del Dpcm: ora se tu intervieni sui bar, ristoranti, centri sportivi e a tutti gli altri gli fai arrivare le cartelle di Equitalia, a me francamente vedere poi il ministro o sottosegretario di turno dire “noi siamo attenti alle imprese”, a me da casa parte il “vaffa”. Oltre il danno, la presa in giro: mi sembra troppo
“.


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