Il copione sembra essere lo stesso andato in scena nella prima ondata da coronavirus in Italia: contatti tra persone e traffico nelle città, rimbalzo verso l’alto di tutti i principali indicatori relativi al virus, annunci di chiusure per evitare la saturazione di ospedali e terapie intensive, promesse di aiuti e sussidi per far fronte al blocco dell’economia.

Qualcosa però sembra essere cambiato rispetto a marzo, aprile, maggio. In quel periodo le manifestazioni di lamentele nei confronti del Governo sono state sporadiche, contenute e soprattutto controllate. Negli ultimi giorni, invece, la frustrazione ha colpito una grossa fetta di cittadini.

Secondo il direttore dell’Huffington Post Mattia Feltri, intervenuto ai microfoni di Francesco Vergovich e insieme a Marco Guidi, “la rabbia è subentrata allo stupore e all’annichilimento della prima fase”.

Ecco il commento di Mattia Feltri a “Un giorno speciale”.

“Siamo tutti più poveri e si sente”

“C’è grande confusione. Mentre nella prima ondata eravamo tutti annichiliti e ci siamo aggrappati a questo Governo, questa seconda ondata ribalta tutto. Perché lo stupore e l’annichilimento non ci sono più e subentra la rabbia. A questo punto siamo tutti più poveri e si sente. Siamo in una posizione complicatissima, siamo sul filo. E non vorrei essere nei panni di Conte.

Conte prende delle posizioni molto rischiose e particolarmente sciocche. Possono funzionare nelle democrature o nelle ditature, noi non siamo né l’una né l’altra”.

Strumenti per prevedere e prevenire

“Durante questa estate mentre Conte e Di Maio hanno dichiarato più di una volta che l’epidemia fosse sconfitta, cito testuale. Gli strumenti per prevedere le cose c’erano.

Sulle manifestazioni di piazza temo che si stia commettendo lo stesso identico errore. Non si sanno leggere le cose. Ci sono le infiltrazioni della Camorra, ok. Ci sono le infiltrazioni di Forza Nuova, ok. Ci sono le infiltrazioni dei centri sociali, ok. Ma lì dentro c’è una furia popolare perché la gente non sa come mangiare domani mattina? Se non si capisce questo, non se ne vine a capo.

Ora, ci sono questi sussidi e spero che arrivino subito”.

La visione di Mattia Feltri

“Lockdown light? Secondo me è inevitabile. Io non faccio previsioni sul futuro perché l’ultima volta mi sono beccato dell’allarmista e questa volta mi prenderei del criminale di guerra”.


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