I dati dei contagi in Italia e in Europa sono decisamente preoccupanti. Però nel nostro paese ce la siamo cavata molto meglio degli altri. Questo è un dato di fatto, nonostante due handicap. Il primo è che siamo stati la prima nazione ad essere colpita fuori dalla Cina. Quindi eravamo tutti poco attrezzati.

Il secondo punto è che evidentemente dove è arrivata la pandemia, cioè nel sistema sanitario lombardo le cose non andavano bene. C’era qualche disfunzione e qualche difetto funzionale. Ecco due dei motivi per cui poi ci sono stati così tanti morti rispetto ai contagiati.

Una curva dei contagi che continua a salire, e si presenta come era in marzo o in aprile, non ci fa piacere. Va detto che questa curva però va letta in un’altra maniera rispetto a quei dati lì, perché bisogna vedere cosa succede poi non soltanto nei contagi ma anche nei ricoveri in terapia intensiva e nei deceduti. Si intende che i tamponi fatti a marzo e aprile erano meno di quelli che vengono fatti oggi. Ma questo però è un vantaggio.

Fare più tamponi significa certamente cercare di più la malattia, ma anche avere la possibilità di prevenirla meglio e di più. Sono migliorate le cure e la diagnosi è precoce, quindi non si arriva in condizioni disperate, e inoltre noi con distanza fisica e auto protezione abbiamo fatto il resto. Dunque complessivamente i nostri comportamenti e il miglioramento delle condizioni di cura, con l’estate di mezzo che ci ha aiutato ad abbattere le altre malattie respiratorie, ci hanno permesso di uscire fuori meglio degli altri paesi rispetto alla pandemia.

Vediamo che adesso Francia, Germania e Spagna stanno molto peggio di noi. Hanno numeri così alti da portare a dei lockdown parziali locali. Cosa che inevitabilmente capiterà anche da noi. Noi abbiamo nelle nostre mani la possibilità di rallentare e di fare in modo che questa epidemia non sia così micidiale. Perché veder risalire anche i ricoverati in generali, quelli in terapia intensiva, e alla fine pure i morti non fa piacere a nessuno.

Qui il problema è che non si riesce a vedere quanto possa essere grave questa situazione. Perché comunque chi è contagiato, anche se non presenta sintomi, sempre 14 giorni isolato deve stare. Comunque si tira fuori dalle attività produttive. Comunque è un danno per lui e per il resto della popolazione.

Per quanto riguarda quelli che parlano di dittatura della mascherina, francamente credo non abbiano mai avuto la minima idea di cosa significa una dittatura. Siccome nella mia famiglia c’è stato chi ne ha avuto un’idea, forse è meglio che si stesse molto attenti a parlare.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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