Si registrano talvolta eventi che hanno una potenza esplicativa di rara efficacia.
Il Vis-Conte dimezzato giallofucsia Giuseppe Conte che fu avvocato del popolo, e poi divenne avvocato dei mercati ha delegato la cancelliera Frau Merkel per fine consiglio europeo.

In sostanza il Vis-Conte dimezzato Don Circostanza ha dovuto abbandonare anzitempo la riunione del Consiglio Europeo per raggiungere Cosenza e prendere parte ai funerali della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli.
Nulla di particolare fin qui. Anzi, pare un gesto nobile. Non fosse però che si trattava di un importante Consiglio Europeo al quale il Vis-Conte dimezzato si è assentato di fatto lasciando irrappresentata l’Italia.

Ma non soltanto, di più: Conte abbandonando il luogo dell’incontro ha delegato a rappresentarlo nell’ultima parte dell’incontro stesso la cancelliera Angela Merkel.
Un’immagine degna di nota questa, perché fotografa una situazione chiara già da tempo, ossia il fatto che l’Italia ha ceduto la propria sovranità all’Unione Europea.
Si è resa succube della voluntas della Germania, che di fatto sta all’Unione Europea come un Reich monetario. Come una potenza imperialistica che sta realizzando tramite la moneta unica e le asimmetrie economiche ciò che non riuscì nel corso delle pagine più fosche della storia europea ai nazisti.

Il Vis-Conte dimezzato che affida la rappresentanza dell’Italia alla Merkel è ben più che una semplice immagine. Con straordinaria potenza espressiva l’accaduto ci rivela il fatto che l’Itala non è più uno stato nazionale, ma una dependance della Germania. Che Roma è succube di Bruxelles, la quale è un flatus vocis dietro la quale si nasconde Berlino.

E’ la Germania a decidere per l’Italia. L’Italia è ormai semplicemente un’espressione geografica che sul piano economico dipende dalla BCE (quindi in ultima istanza da Berlino) e sul piano militare e geopolitico da Washington, dunque dalla monarchia del dollaro.


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