Siamo agli sgoccioli: mancano pochissimi giorni al referendum che potrebbe cambiare completamente l’assetto istituzionale italiano. Croce sul e il numero di deputati scenderà da 630 a 400, quello dei senatori da 315 a 200. Se da un lato la manovra viene presentata come funzionale a ridurre la spesa pubblica, dall’altro sono in tanti tra economisti e giuristi a sostenere che il taglio dei parlamentari non sia affatto una misura risolutiva.

Sulla questione, sostiene Fabio Duranti, schierarsi pubblicamente è necessario. Le conseguenze del taglio infatti potrebbero rivelarsi estremamente serie. Ne ha parlato con Francesco Vergovich a ‘Un giorno speciale’. Ecco cosa ha detto in diretta.

“Non lo capite? È ovvio che chi vuole dominare un paese tende a diminuirne la rappresentanza!” ► Duranti

“È ovvio che chi vuole dominare un paese tende a diminuirne la rappresentanza. Ci troviamo davanti a una situazione drammatica! La corruzione? Noi dobbiamo eliminare la corruzione, non i politici. Qui passa il concetto che se c’è qualche mela marcia all’interno dei servizi di polizia allora che facciamo, eliminiamo tutto il corpo? Gli uomini sani devono eliminare le mele marce.

La riduzione porta alla dittatura! I padri costituenti hanno preso queste decisioni importantissime perché negli anni ’20 era questo che stava accadendo. La riduzione della rappresentanza ha portato alla dittatura. La riduzione della rappresentanza porta inevitabilmente alla dittatura.

Vi state dando dei ladri: qual è quel settore professionale che riduce la propria rappresentanza? I parlamentari. E perché lo fanno? Perché aderiscono a ordini che vengono dall’alto, tutto nasce dalla casta”.


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