6 esponenti del governo sono stati indagati insieme al premier Conte in seguito alle oltre 200 denunce da parte di terzi, provenienti da molte parti d’Italia per la gestione dell’emergenza Coronavirus da parte del governo italiano. Le denunce chiamano in causa gravissime violazioni del codice penale che spaziano da omicidio colposo a delitti colposi contro la salute pubblica, da abuso di ufficio ad attentato contro la Costituzione, ad attentati contro i diritti politici del cittadino.

Denunce depositate alla Procura che però nel ritrasmetterla al tribunale dei ministri avrebbe aggiunto una nota, consigliando l’archiviazione di tutte questa denunce come infondate. Come pone in evidenza l’avv. Taormina, la procura non aveva nessun diritto a dare indicazioni al riguardo, non era suo compito. Quindi quel consiglio risulta come una sorta di pizzino, come a dire ‘questo processo non s’ha da fare’.

Abbiamo letto in passato le conversazioni di Palamara e company sul processo a Salvini in cui alcuni magistrati dicevano ‘ha ragione Salvini ma dobbiamo processarlo’. Allora speriamo in futuro di non trovarci davanti a nuove conversazioni, questa volta sul caso delle denunce contro il governo Conte sulla gestione della pandemia e leggere frasi del tipo: ‘gli italiani avevano ragione ma quel governo non poteva essere processato‘.

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