L’ira funesta della Lazio. Sfumato l’affare David Silva, la società biancoceleste non ha nascosto tutto il rammarico. Una trattativa che sembrava ormai in dirittura d’arrivo. La firma sul contratto era, sostanzialmente, l’ultimo step da completare.

Un tassello che, invece, non è mai stato concretizzato. Il giocatore spagnolo ha quindi deciso di tornare alle origini accettando l’offerta della Real Sociedad. La doccia gelata è arrivata nella serata di ieri.

Il Direttore Sportivo della Lazio Igli Tare, tramite un comunicato stampa, ha utilizzato parole non certo lusinghiere verso il fantasista ex Valencia e Manchester City.

Ecco la nota ufficiale

“Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l’uomo”.

Il rovente argomento è stato sviscerato dalle nostre Teste di calcio nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’

Furio Focolari

Tare non avrebbe dovuto fare quel comunicato. Però noi adesso dobbiamo sapere come sono andate le cose. Si sono visti, rivisti e ancora rivisti smussando tutti gli angoli, confezionando un contratto a cui mancavano solo le firme. David Silva era, di fatto, un giocatore della Lazio. Il giocatore non c’era e quindi bisognava mandare tutto via mail, perché mettesse materialmente la firma. E’ chiaro che l’entourage del giocatore si è comportato male. Avevano raggiunto un accordo. Sono stati ore a discutere per smussare tutti gli angoli. Io non mi sento di condannare la Lazio in questo caso.

Stefano Agresti

La vicenda la conosco come Furio Focolari. Era tutto fatto e mancavano soltanto le firme. Addirittura la Lazio aveva spedito i contratti all’entourage di David Silva. Questo non significa niente. Fino a quando non c’è la firma, uno può anche aspettarsi la beffa. Se sei un uomo alzi il telefono e dici: ‘Cari amici, mi avete fatto un contratto meraviglioso, ma ho una moglie rompiscatole, o altri problemi, e chiedo di liberarmi dalla parola che ho dato perché non posso più venire’. Se lui si fosse comportato così, la Lazio l’avrebbe presa male, ma lui ne sarebbe uscito meglio almeno con la società. Poi il comunicato è quasi una reazione un po’ uterina, strana per la Lazio. Se tu pensi questo di David Silva, allora dovresti pensare questo se non peggio di Milinkovic-Savic che era entrato nella sede della Fiorentina per poi andarsene senza firmare il contratto.

Alessandro Vocalelli

Questo è un mondo dove è difficile fare lezioni di etica e morale. Secondo me la storia di Milinkovic è un pochino diversa. Ma questo è successo anche alla Lazio. Un giorno Cesare Prandelli andò per la seconda volta ad incontrare i massimi dirigenti della Lazio, gli fu stretta la mano e gli fu detto: ‘Lei non prenda più impegni, lei è l’allenatore della Lazio. Ci vediamo nei prossimi giorni per firmare il contratto’. Cesare Prandelli non ha saputo più nulla. In questo mondo ci si comporta così a rotazione. Secondo me la Lazio ha sbagliato strategia di trattativa. Bisognava dare un ultimatum a Silva di 3-4 giorni per una risposta definitiva. Dall’altra parte c’è una grande società, tra le prime quattro d’Italia che partecipa alla Champions League, che ha lo stesso diritto di chiedere a Silva una risposta in 4 giorni. Se dopo 4 giorni non ti fati trovare, non ti voglio più.

Tony Damascelli

Da frequentatori del mercato sappiamo che i comportamenti dei calciatori sono a volte ambigui, bizzarri, sleali. Abbiamo un pallone d’oro che ha firmato due contratti nello stesso giorno: Luis Figo. Quindi prima di dire ‘Non sei un uomo, sei un buon calciatore’, fossi Tare chiederei scusa a me stesso. Gli stessi direttori sportivi e uomini di mercato si comportano in maniera spesso sleale. La Lazio ha perso la possibilità di avere un buon giocatore. Ora deve fare punto e a capo, senza perdersi in beghe condominiali. Senza accusare chi non è arrivato alla Lazio. Il signor Silva è uno spagnolo e va compreso il fatto che un ragazzo spagnolo voglia tornare a casa sua”. Così come molti argentini vogliono tornare in Sud America, così come molti figli di mamma italiani sono tornati in Italia.

melli

Franco Melli

Io sono profondamente deluso. Era tale la sicurezza con cui si dava per fatta questa operazione, che bisognava per forza crederci. Quando lo sventurato Anellucci disse che non era così, è stato spernacchiato. La cosa che in questo momento dà più fastidio alla Lazio è che non ha perso con la Juventus ma con la Real Sociedad. Come dire che hai perso con il Chievo. Se gli argomenti che offrivi erano talmente superiori, probabilmente Silva sarebbe venuto da te. Magari non sarà vero, ma uno può e deve pensarlo.

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