Nelle ultime ore sta facendo il giro del web un video che ritrae il senatore dei 5 Stelle Danilo Toninelli alle prese con un gruppo di contestatori. La scena, ripresa dai tavolini di un bar in cui l’ex ministro dei Trasporti si trovava per una riunione a cielo aperto, vede dei ragazzi autodefiniti di “borgata” lamentarsi con l’Onorevole per l’alleanza con il Partito Democratico.

Toninelli, che in un primo momento ha scelto la via del dialogo, ad un certo punto si altera a causa dell’insistenza degli interlocutori: “Stiamo difendendo i vostri interessi – afferma – Io mi taglio lo stipendio da sette anni e mi venite a rompere i co**ioni”.

Così si alza e decide di abbandonare la contesa. Ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari la ricostruzione dei fatti da parte del senatore Toninelli, il quale risponde anche a domande di stretta attualità politica: rapporto con l’Europa, gli alleati di Governo e le opposizioni.

Queste le parole di Danilo Toninelli a “Lavori in Corso”.

Ricostruzione dei fatti

Molto semplice. Ero con altre tre persone, dovevo fare un incontro. E abbiamo deciso di farlo al bar sotto l’ufficio. Tre minuti dopo essermi seduto un gruppo formato da una dozzina di ragazzi con falcata veloce, passa di fronte a me ed uno di loro urla agli altri: ‘eccolo lì un politico, andiamo a fare delle domande’.

Però non era una situazione tanto normale. Avevano un atteggiamento aggressivo, non avevano voglia di un confronto. Io rispondo sempre. Mi dispiace di aver reagito in quel modo ieri, ma mi hanno colpito nell’orgoglio”.

Salvini, lato umano a dir poco sgradevole

Non è così facile fare alleanze. Col senno di poi, vedendo oggi le falsità e le fake news di Salvini, mi chiedo come abbiamo fatto ad essere alleati con un soggetto di questo tipo? Ha un lato umano a dir poco sgradevole”.

Recovery Fund e opposizione olandese

Quel Recovery Fund che dovrebbe valere 170 miliardi per l’Italia, è o no un buon risultato? Intanto la Commissione europea ha dato un segnale che non mi sembra avesse dato negli ultimi dieci anni.

L’Olanda dovrebbe farcela da sola a smettere di essere uno pseudo paradiso fiscale. Al Premier Rutte rispondiamo che l’Europa dovrebbe avere un’unica politica fiscale”.


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