Di candidature ufficiali ancora non si discute, ma la campagna elettorale per il Campidoglio sembra essere già partita. E a guidarla, nonostante nella Giunta capitolina si trovi all’opposizione, c’è Matteo Salvini. Il leader della Lega da tempo si reca a spizzichi e bocconi nei luoghi più “difficili” di Roma.

L’ultima tappa del suo tour nella Capitale si è tenuta proprio oggi, quando il “capitano” ha fatto capolino al deposito Atac di via Candoni. Qui, il 2 giugno sono stati bruciati cinque autobus e tutte le accuse di lavoratori e residenti a sono cadute sugli abitanti del campo Rom, a due passi dall’area della municipalizzata romana.

La visita di Salvini è stata sgradita da molti, tra cui l’assessore ai Trasporti di Roma Pietro Calabrese. “Siamo al paradosso più totale – afferma ai nostri microfoni il politico 5 Stelle – Salvini viene a Roma in un campo rom, attività che nel 2010 avevano finanziato loro con 30 milioni dati da Maroni ad Alemanno”.

Secondo Calabrese si tratterebbe dell’ennesima “presa in giro nei confronti dei cittadini. Questi parlano, parlano ma hanno fatto esattamente il contrario. Ancora una volta ci troviamo a gestire dei problemi, dei disastri del passato su cui fanno uno sciacallaggio che non se ne può più“.


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