Con la pandemia e le misure di emergenza per evitare l’esplosione dei contagi abbiamo rinunciato a molti diritti e libertà, sacrificati per il bene collettivo in modo temporaneo. Ma ora? Le paure per un ritorno del Covid-19 giustificano una violazione dei diritti, ritenuta normalmente inaccettabile?
Diego Fusaro ha esposto le sue riflessioni a ‘Un Giorno Speciale’, sostenendo una situazione di autoritarismo capitalista. La società che osserva è una società alla deriva, organizzata dalle volontà e dal potere dei cartelli finanziari.
“Mi ricorda alcune delle pagine più brutte della storia passata”
“Tutti i totalitarismi del passato tornano sotto diverse sembianze se tornano. Trovate il divieto di assembramento che prima si faceva in forma autoritaria oggi si fa per la salute però poi il risultato è il medesimo. Siamo nel bel mezzo di un autoritarismo di ritorno.
La situazione emergenziale è ideale dal punto di vista del potere, in nome della salute fai accettare ai più una violazione dei diritti che in condizione normale verrebbe respinta. Perciò per garantire la sicurezza ci vuole meno libertà. Quello che politicamente è inaccettabile nella normalità diventa politicamente inevitabile nell’emergenza, stiamo perdendo diritti acquisiti.
Ogni giorno escono notizie degne di preoccupazione. Ad esempio in Austria useranno i segugi per stanare i positivi al Covid. A me personalmente ricorda alcune delle pagine più brutte della storia passata. Pensate al divieto di assembramento, che è fondamento della democrazia”.
“Siamo la civiltà del nulla, tecnocratica e repressiva”
“Ormai le agenzie di potere non sono più legate agli stati nazionali, visti ormai come nuclei di sovranità che debbono essere annullati, le vere centrali del potere sono transnazionali-multinazionali e sono legate a cartelli finanziari. E’ chiaro che hanno come obiettivo di liberare l’economia dalla presa della politica, desovranizzandola per il dominio di classe degli apolidi della finanza. Non smetterò mai di dire che questa vicenda del Covid-19 rientra in una riorganizzazione interna del modo capitalistico della produzione, il quale si sta riorganizzando in forma autoritaria dato che in questi anni si stavano riorganizzando forme di antagonismo e protesta.
Ci insegnano molto le parole dello scudiero giallo-fucsia Gualtieri quando dice ‘stiamo lavorando per evitare proteste sociali in autunno’ e poi si sente dire contestualmente da altri che in autunno probabilmente ci sarà la seconda ondata del virus e un ritorno al lockdown. Il discorso medico è diventato un discorso politico. Il discorso obiettivo e scientifico del medico che giustifica l’emergenza e il peggior scenario possibile, nasconde le scelte politiche.
Siamo in fiamme, la civiltà occidentale si sta riducendo ad una tecnocrazia efficiente e repressiva che sta distruggendo tutti i diritti e le libertà conquistate e che non riesce a costruire templi ma hub finanziari. Siamo oggi la civiltà del nulla”.
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