Si chiama Marco, ha 23 anni e sabato scorso ha subito un pestaggio da parte di due agenti della polizia, che stando alle indiscrezioni non si trovavano in servizio. La denuncia del ragazzo romano è arrivata il giorno dopo l’accaduto alla Caserma dei Carabinieri, mentre i fatti sono stati raccontati dalla testata giornalistica “Leggo“.

In seguito alla pubblicazione e diffusione della denuncia del ragazzo per via mediatica, la Questura di Roma ha aperto un’indagine interna per risalire e ricostruire l’azione dei due agenti, ora sotto osservazione.

Da dove nasce il caso e quali potrebbero essere i risvolti? Ne hanno parlato Luigia Luciani e Stefano Molinari con il direttore di Leggo Davide Desario. Ecco il suo commento a “Lavori in Corso”.

“Lui racconta di uno scambio di sguardi sfociato poi in altro. Comunque l’auto della Polizia ha bloccato i due ragazzi, sono scese due persone ed una di questa ha aggredito fisicamente questo ragazzo colpendolo con alcuni schiaffi. Questa persone si è qualificata come agente di polizia esibendo il tesserino e poi avrebbe sferrato ulteriori colpi.

Il ragazzo è stato portato in ospedale, dove poi gli hanno messo dei punti per le ferite riportate. Dopodiché la mattina dopo il ragazzo si è recato insieme al suo avvocato alla stazione dei Carabinieri, dove ha denunciato tutto l’accaduto.

Dopo che “Leggo” ha pubblicato questa notizia, la Questura di Roma ha deciso di aprire un’indagine interna. Da quando ci risulta i due sono agenti in servizio al reparto volanti, ma quella sera non era in servizio.

In uno stato di democrazia le forze dell’ordine non dovrebbero mai passare alle vie di fatto o aggredire, indipendentemente da quello che ha fatto la persona fermata”.


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