Raggiunto l’accordo sul Recovery Fund in Europa, i singoli Stati nazionali devono presentare i loro programmi per gestire i fondi di investimento. In Italia sono già iniziati i dibattiti sulle scelte politiche ed economiche da attuare per il futuro prossimo, senza risparmio di critiche, attacchi e promesse.

Marco Pellegrini, senatore del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Bilancio, è intervenuto al riguardo. Ha espresso grande felicità per l’accordo e la potenza di investimento concordati. Frecciate alla Lega e orgoglio per aver respinto l’olandese Rutte.

“Quelli della Lega pensano che domani ci siano le elezioni, sono rimasti al 9 agosto 2019”

Come al solito quelli della Lega raccontano balle agli italiani, seminano odio e paura e non riescono nemmeno ad ammettere, come hanno fatto i loro altri colleghi come Forza Italia, che il Recovery Fund è una grande vittoria dell’Italia e di tutti i cittadini.
Sono rimasti al 9 agosto del 2019 pensando che domani andiamo alle elezioni.

L’Unione Europea senza l’Italia non esiste, Conte si è dimostrato uno stratega e un negoziatore di primo livello.

Io ho grandissima ammirazione dell’Olanda, non sono d’accordo coi loro esponenti ma non confondiamo Rutte con tutti gli olandesi. Tanto che una grande parte degli olandesi ha contestato la gestione di Rutte che avrebbe guardato solo alle sue elezioni, in programma tra qualche mese.

500 euro a testa agli italiani con questo Recovery Fund? Questo giochino non mi appassiona, in Italia arriveranno 209 miliardi, non 500 euro. E ne abbiamo avuti di più rispetto al primo stanziamento.

Devono essere spesi nel migliore dei modi interrompendo una spirale negativa che negli ultima anni ha dilapidato i fondi. Molte forze politiche stanno rosicando perché gli costa dire che il M5S ha fatto meglio di loro.

“Nessun organismo ci dirà cosa fare dei soldi

Conte da bravo avvocato ha spiegato a Rutte che la sua era una proposta irricevibile. Ed è stata sua cura rivedere tutte le bozze dell’accordo, guardando anche i pareri legali degli uffici europei. Non siamo commissionati, nessun organismo ci dirà cosa fare dei soldi. Ovviamente verremo osservati.

Prima bastava che qualsiasi paese, dall’Olanda a Malta, si mettesse contro per bloccare tutto, ora no e c’è un voto a maggioranza. Sulla politica nazionale non decide Rutte, è stato respinto, su quota 100 o qualsiasi altro provvedimento che il governo prenderà.
Oggi c’è un bel gioco a trovare il pelo nell’uovo, ma per me è un giorno meraviglioso che ci ricorderemo da qui a 50 anni
.

Lo so che per qualcuno tutto ciò significa ammettere di non essere stati capaci, lo capisco ma da italiano sono felicissimo“.

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