Questo è il vero CR7? La ripresa del campionato, dopo circa tre mesi di lockdown, ha consegnato alla Serie A un campione apparentemente arrugginito. Il rigore messo a segno nella vittoriosa trasferta di Bologna, a quanto pare, non ha calmato gli animi dei critici più convinti.

Dalla forma fisica inadeguata al costante individualismo passando per occasioni da rete non sfruttate e giocate non riuscite. Insomma, la lista rivendicata dai detrattori è ricca. D’altro canto però si alza a gran voce il grido difensivista della trincea favorevole verso l’asso ex Real Madrid. La sua grandezza, secondo la seconda corrente di pensiero, non può essere messa in discussione. Come pure non si possono nutrire eccessivi dubbi sulle prestazioni di Ronaldo in Serie A in queste due stagioni.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ è nato un dibattito davvero acceso tra le nostre ‘Teste di calcio’. Al tavolo della discussione ha fatto sentire la propria idea anche il giornalista Giancarlo Padovan. Ecco com’è andata.

Giancarlo Padovan – Cristiano Ronaldo francamente, ieri con il Bologna, era l’unico che ha sbagliato più degli altri. Ha concluso in maniera individuale. Non dialoga mai con i compagni. Mi è venuto in mente quando Ronaldo l’anno scorso invitava la squadra a salire, invitava la squadra ad attaccare, implicitamente facendo capire che Allegri è un difensivista. Allegri non andava bene, Sarri non va bene. A Ronaldo chi va bene? Solo Ancelotti e Zidane?

Furio Focolari – Secondo me Ronaldo ieri ha giocato una buona partita, però non è lui quando sbaglia dei goal che normalmente non sbaglia. Ma ha messo impegno, si è mosso bene fra le linee, è stato quasi sempre al centro del gioco. Io non la vedo così negativa. E’ chiaro che da Ronaldo ti aspetti sempre di più. Io la vedo in chiave Lazio. Dai Ronaldo alla Lazio vicino a Immobile, la Lazio vince facile il campionato. Io la vedo così

melli

Franco Melli – C’è il discorso della deformazione. Certamente Ronaldo è il più grande campione, insieme a Messi, di questi anni non c’è dubbio. Ad un certo punto però sopraggiungono gli insulti del tempo. A Totti mettevano 6 basta che entrasse in campo. Ronaldo ne ha 35 di anni ed è già un’età avanzata che non gli permette di essere quello che è stato prima di venire in Italia. Dovete spiegarmi ieri che cosa gli è riuscito a Ronaldo. Solo il rigore. Cosa c’entra dire che Ronaldo è finito? Si deve dire se Ronaldo ha giocato bene o ha giocato male. Ieri ha giocato male. Danno sempre palla a lui. Le punizioni in genere le vuole tirare tutte lui

Alessandro Vocalelli – Secondo me Ronaldo ieri ha giocato in maniera sufficiente. Credo che ci sia un’aspettativa sempre da Ronaldo che deve fare i bambini coi baffi perché altrimenti non è lui. Ieri non è stato certamente il peggiore della Juventus. Se abbiamo detto che De Sciglio ha giocato una buona partita è anche perché Ronaldo tornava indietro e gli apriva gli spazi, si portava via due uomini e creava sempre un pericolo. Mi è sembrata una partita sufficiente. Ronaldo, fino ad ora, ha segnato 22 goal in 23 presenze. Non mi sembra poco

Stefano Agresti – Noi non possiamo prescindere dal fatto che sia Ronaldo. Perché Ronaldo è condizionante da tutti i punti di vista. Se Ronaldo guadagna 31 milioni di euro netti a stagione, Ronaldo non può fare quello che fa un bell’attaccante. Deve fare qualcosa in più. Con 31 milioni di euro di belli attaccanti ne pago otto. Mi deve fare la differenza vera. Se Ronaldo in due anni in Italia ha tirato credo 42 calci di punizione senza mai segnare, togliendo molte punizioni per esempio a Dybala e Pjanic, è condizionante per la Juventus. Se c’è questo giocatore che ha una collocazione tattica non così naturale perché Ronaldo, diciamocelo, ha bisogno di giocare defilato quindi ha bisogno di un centravanti. La Juventus ha Higuain e basta di centravanti perché hanno cacciato Mandzukic. Quindi se Higuain ha un raffreddore la collocazione di Ronaldo diventa condizionante per tutti.


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