La scuola ha bisogno di credibilità e autorevolezza. La credibilità è come la verginità, facile da perdere, difficile da mantenere ma impossibile da recuperare“. Hanno destato scalpore e suscitato polemiche le parole pronunciate dal Vicepresidente dei Senatori di Forza Italia Giuseppe Moles indirizzate alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Durante il question time di oggi in Senato l’onorevole forzista ha utilizzato questa metafora per attaccare il Governo sulla tematica della scuola. Così da un espediente dialettico si è generata una tempesta contro l’onorevole forzista. Ma Moles non ci sta e scherzosamente corregge il tiro ai nostri microfoni con una nuova metafora: “è come una pianta che non viene innaffiata. Secca nel momento in cui non viene innaffiata“.

Per commentare quanto accaduto il Senatore Giuseppe Moles è stato intervistato da Luigia Luciani e Stefano Molinari. Ecco il suo parere a “Lavori in Corso”.

Moles (FI) risponde alle accuse sulla Azzolina ► “Stessa metafora utilizzata con Conte, perché non ci fu polemica?”

Azzolina ha compreso le mie parole

Io mi rivolgevo al fatto che la credibilità della scuola è finita. Ed è irrecuperabile come la verginità. Purtroppo c’è una sorta di polizia del linguaggio. L’esempio della verginità è fatto anche dai classici. Poi giustamente la politica strumentalizza e attacca.

La cosa che mi consola e che io poi ho parlato con la ministra Azzolina e le ho chiesto scusa. Ho apprezzato molto che in realtà la ministra aveva capito il mio riferimento.

Sulla credibilità del Governo io ho usato la stessa provocazione anche in altre occasioni. Ci sarebbe stato tutto questo sconcerto se ci fosse stato un ministro uomo o il Presidente del Consiglio?

Mi sono reso conto di essere diventato improvvisamente sessista subito dopo alcuni comunicati dei 5 Stelle. Sui social ovviamente si sono scatenati una marea di insulti nei miei confronti.


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