Si pensava sarebbe arrivato solo dalla Cina, invece il coronavirus è entrato in Lombardia dalla Germania. Si tratta di una recente scoperta che, dopo le varie polemiche con altri paesi europei che hanno indicato l’Italia come popolo di “untori”, ha messo in luce come il COVID-19 sia arrivato prendendo “alle spalle” il nostro paese.

Questo lavoro è frutto dello studio di Massimo Ciccozzi, che aveva iniziato a studiarne le mutazioni ancor prima che il coronavirus provocasse la pandemia.

Il risultato è che l’Italia sarebbe stata al centro di una specie di doppia epidemia, il virus sarebbe arrivato cioè in due momenti diversi: dalla Cina e dalla Germania.

Ecco l’intervista all’autore della ricerca pubblicata sulla rivista Journal Medical Virology Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-medico di Roma.

“Nell’ultimo lavoro che abbiamo pubblicato tre giorni fa abbiamo visto che abbiamo avuto due ingressi epidemici: uno dalla Cina e uno dalla Germania, quest’ultimo è quello che più ha interessato il nord Italia e che ci ha preso alle spalle.

Quindi bisogna dire che in Lombardia sono stati molto bravi, esemplari. Dobbiamo fare attenzione all’effetto rebound, dobbiamo stare attenti e monitorare. Molto dipende anche dalle nazioni confinanti, che sono due o tre settimane indietro a noi.

Probabilmente in Lombardia stanno calando i contagi perché stanno gestendo nel migliore dei modi questo evento che è arrivato alle spalle. Tutti si aspettavano e monitoravano qualcosa di cinese e invece è arrivato qualcosa di più europeo. Quindi diciamo che anche noi in maniera globale abbiamo subìto l’epidemia. Ci dicevano untori ma no, non siamo stati gli untori, abbiamo subìto come hanno subìto gli altri questa pandemia. Ci criticavano in Europa e ora ci hanno preso a modello”.


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