La lotta al contante è obbiettivo dichiarato del Governo Conte II che vede nell’obbligo di pos la soluzione per risanare le sofferenti casse dello Stato. Grazie a questo provvedimento si ritiene infatti di poter effettuare un’importante lotta all’evasione. Questa teoria però non è stata condivisa da molti economisti e il legame tra eliminazione del con contante e riduzione dell’evasione non sembra essere così dimostrato come si dice.

Di questo avviso è Antonio Maria Rinaldi, eurodeputato della Lega, che ha più volte criticato l’idea di eliminare il contante. In questi giorni inoltre ha ironizzato con due tweet sul fatto che presso il bar del Parlamento Europeo fosse stato esposto un cartello con la richiesta di pagare solo in contanti. Stessa situazione si è poi verificata nuovamente in un negozietto all’interno del Parlamento Europeo, dove è stato richiesto di pagare in contanti.

Ecco l’intervista a Antonio maria Rinaldi a ‘Lavori in Corso’ con Luigia Luciani e Stefano Molinari per parlare di quanto accaduto al Parlamento Europeo.

“Qui che dovrebbero essere i primi ad utilizzare i mezzi elettronici di pagamento guarda caso accettano solo il contante, è un controsenso. Sarebbe tutto normale se poi non fossero i primi ad indicare l’Italia come inadempiente perché non utilizza i pagamenti elettronici. Pregano bene e razzolano male“.


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