3 febbraio 2020, ai nostri microfoni Sigfrido Ranucci confidava le sue perplessità sulla effettiva data di inizio della diffusione del coronavirus. Adesso se ne aggiungono delle altre: cosa sta facendo l’OMS?

“Un amico è andato in Cina quattro mesi fa – raccontava – e aveva qualche linea di febbre. E’ stato fermato a Pechino ed è stato tenuto fermo in osservazione. Una pratica un po’ anomala. Ci veniva da chiederci se a Pechino fossero già informati che c’era qualcosa che non andava”.

A distanza di giorni il giornalista e conduttore di Report sostiene ancora la sua tesi: il coronavirus era in giro già da tempo, da prima di dicembre.

A queste perplessità se ne aggiungono però delle altre: cosa sta facendo esattamente l’OMS? Alcuni passaggi vanno chiariti.

Ecco cosa ha detto oggi in diretta a ‘Un giorno speciale’. L’intervista di Francesco Vergovich.

“Ora bisogna chiarire i legami tra OMS, governi e multinazionali farmaceutiche” ► SIGFRIDO RANUCCI

“I primi giorni di dicembre un amico che si recava a Pechino è stato fermato per qualche ora all’aeroporto perché aveva qualche linea di febbre. Un’anomalia! Il sospetto, da quello che sta emergendo in queste ore è che in realtà questo sia un virus che stia girando da parecchio tempo.

Anche il fatto che non venga trovato il cosiddetto paziente zero… Questo fa sospettare che questo sia un virus che è in giro da tempo, solo che non lo si cercava e quindi non si trovava. Questa potrebbe essere la spiegazione.

Poi bisogna aprire un focus serio sul ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Bisogna capire che cosa fanno queste persone quando sono all’interno dei paesi. Perché a me sembra che il loro sia uno sguardo abbastanza indulgente nei confronti dei paesi dove hanno le loro rappresentanze, indulgente nei confronti dei governi e delle grandi multinazionali delle aziende farmaceutiche”.


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