Un funerale che ha compattato la popolazione iraniana, quello di Qasem Soleimani. In così tanti sono scesi in strada che in Iran si è potuto assistere a un evento senza precedenti. Circa 40 i morti schiacciati dalla folla nel tentativo di toccare la salma. Scenari imprevedibili quelli che adesso si aprono sui rapporti tra Iran e Stati Uniti e sui rapporti tra le altre potenze mondiali.

A ‘Lavori in Corso Stefano Molinari e Luigia Luciani ne hanno parlato con Tiziana Ciavardini, esperta di medioriente, giornalista, scrittrice e antropologa.

Ospiti di questo speciale dedicato alla faccenda iraniana, la Senatrice +Europa ed ex ministro degli esteri Emma Bonino e un testimone dei funerali in collegamento dall’Iran, Parsa.

Ecco le interviste.

EMMA BONINO ► “Iran, il senso di umiliazione unifica il paese contro gli americani”

“Non sono nella testa di Trump e non riesco bene a capire, ma è evidente che siamo in presenza di un’azione e di un assassinio extra giudiziario. Non stiamo parlando di Osama Bin Laden, stiamo parlando di un alto funzionario di un paese membro delle Nazioni Unite.

Il tutto apre scenari imprevedibili. La cosa che mi sembra più pericolosa è che nessuno sembra avere il boccino in mano. Tutto è lasciato in una straordinaria confusione in cui gli scivoloni senza ritorno sono sempre possibili. Quando nessuno governa niente e ognuno governa per sé gli scivoloni sono quello che succede normalmente.

Questi assassinii non hanno mai prodotto niente di buono. Pensate a Gheddafi e Saddam Hussein. Per cui, davvero, o c’è qualcosa di nascosto che io non so e non sa nessuno, oppure che sia stato un intervento sconsiderato mi pare abbastanza evidente.

Oltre che l’assassinio, infliggere questo senso di umiliazione unifica il paese in un rinato ‘morte agli americani’“.

Funerali Soleimani ► “Iran come una mamma”, la testimonianza di uno dei presenti alla manifestazione


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