Ribaltone è un termine usato da Vincenzo Petroni, che non corrisponde alla realtà. Ho semplicemente cambiato il vicesindaco, mentre la maggioranza che Casini ha sempre sostenuto di avere non è stata in grado neanche di eleggere il presidente del consiglio comunale che, naturalmente, io avevo lasciato scegliere a loro. Il ribaltone lo hanno fatto alcuni membri della precedente maggioranza, eletti con ‘Rinascimento’, la mia lista, e passati poi con l’opposizione, lasciando Felice Casini isolato“. Così Vittorio Sgarbi ha risposto con una lettera al diretto interessato Vincenzo Petroni sulla polemica che imperversa intorno alla cittadina di Sutri, di cui è sindaco.

Dopo la sua scelta di estromettere il vicesindaco, l’opposizione ha infatti parlato di “ribaltone”: la vicenda ha ispirato a Sgarbi una riflessione politica che ha condiviso a ‘Un giorno speciale’ con Francesco Vergovich.

“Circondato da nullità, a Sutri non mi ricandido” – L’intervista a Vittorio Sgarbi

Il sindaco di Sutri è innanzitutto tornato alla carica contro i suoi avversari: “Io non ho avversari, perché gli avversari sono persone che dispongono di un progetto e di un pensiero“. Queste invece – ha continuato Sgarbi – sono persone malintenzionate e interessate che hanno fatto politica per anni e che vogliono continuare a farla e vanno da questo Petroni di Forza Italia, che già fu sindaco, a questo Ciampi, a Casini che è stato assessore.

Loro hanno sofferto una perdita di potere e ha anche senso che uno che perde il potere se ne lamenti.
Sarebbe però interessante capire qual è il loro progetto e la loro visione: Sutri non ha avuto visioni forse dai tempi degli etruschi.
Che torni qualcuno che ha una visione
“.

Loro sono zero, sono sempre stati zero quindi è già difficile così fare qualcosa, ma uno che ha una visione mentale“, termina Sgarbi, “per cui può andare in un luogo per non fare niente mi sembra un nemico o un estraneo. Non hanno nessuna idea in zucca, non meritano risposta“.

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