ECCO COME OTTENERE IL RIMBORSO E LA RIDUZIONE DELL’80% DELLA TARI

Il Prof. Enrico Michetti ha predisposto la richiesta che ogni cittadino che ha subito disservizi dall’Ama può presentare al fine di pagare solo il 20% della Tariffa Rifiuti (TARI).


La presente istanza (SCARICA IL MODULO A QUESTO LINK) è stata predisposta per consentire ai cittadini romani di presentare contestualmente:

  1. la richiesta di  rimborso di una quota di quanto già pagato per la TARI per il primo semestre 2019;
  2. la riduzione dell’80% per il secondo semestre 2019 e fino a che non venga meno la situazione di emergenza rifiuti;
  3. la diffida a Roma Capitale a vigilare ed attivare le azioni necessarie per far svolgere regolarmente il servizio;
  4. la diffida ad AMA S.p.A a  svolgere regolarmente i servizi Ta.Ri.
  5. la segnalazione a diverse Autorità preposte al controllo e alla vigilanza al fine di sollecitare un loro intervento ciascuna per quanto di competenza.

IMPORTANTE: l’istanza va compilata ed inviata insieme al modello AMA per la richiesta dei rimborsi anch’esso debitamente compilato di cui si indica il link per poterlo scaricare:

(Modulo n. 610/02 predisposto da AMA per chiedere i rimborsi https://www.amaroma.it/tariffa-rifiuti/pagamento-tari/4319-rimborsi-e-compensazioni.html )

L’istanza e il modulo predisposto da AMA vanno redatti e sottoscritti dal titolare del contratto iscritto in Tariffa Rifiuti. (Cioè da colui a cui è intestata la bolletta).

La Tariffa è calcolata su base annuale e il pagamento è suddiviso in due semestri: 1° gennaio – 30 giugno e 1° luglio – 31 dicembre. Di regola la prima rata semestrale viene richiesta nel periodo ricompreso tra febbraio-aprile mentre per la seconda rata la richiesta di pagamento viene inviata nel periodo settembre-novembre.

Posto che l’ordinanza della Regione Lazio ha accertato il disservizio a far data da maggio 2019 si procederà a richiedere:

  1. il rimborso di quota parte del bollettino, se già pagato, relativo al primo semestre 2019 (l’80% per maggio e giugno); {se il cittadino può fornire prova che il disservizio é precedente a maggio (per esempio con certificazioni asl, perizie ecc…) allora potrà chiedere il rimborso anche per il periodo precedente a tale data};
  2. lo sgravio e/o annullamento parziale in autotutela dell’importo indicato nel bollettino relativo al secondo semestre 2019 se la bolletta é stata giá notificata al cittadino oppure in alternativa se il bollettino non é ancora pervenuto si chiede l’emissione con importo pari al 20% del dovuto;

Per giurisprudenza consolidata l’onere di provare eventuali esenzioni o riduzioni tariffarie è posto a carico dell’interessato (principi sanciti in materia di TARSU ma validi anche per la Ta.Ri. Cfr Corte di Cassazione, ordinanza Sez. 5 Num. 22767 Anno 2019, Cass. n. 3265/2019 Cass. nn. 4766 e 17703 /2004, 1759/2009, 775/2011, 1635/2015, 10787/2016, 21250/2017 e 13395/ 2018).

Grava, dunque, sul cittadino la prova del disservizio di guisa che oltre all’ordinanza della Regione Lazio, la successiva proroga, la nota dei medici di Roma e la comunicazione alle ASL di giugno e gli altri doc da noi indicate ed allegate all’istanza, il contribuente dovrà allegare foto che evidenziano la quantità di rifiuti presente in prossimità dell’abitazione o dell’attività commerciale, eventuali articoli di giornale che riguardano la sua zona, ove esistenti certificazioni asl, perizie di parte ed ogni altro elemento utile a verificare la ricorrenza in concreto del disservizio.