10) La storia del Milan
Una intera enciclopedia di successi, intervallati da qualche sofferenza, come in ogni grande romanzo popolare. In buona parte schierata lì, in carne e ossa, a testimoniare la grandezza dei tanti che si son fregiati delle righe verticali rossonere e di quello che è, per distacco, il più blasonato club italiano a livello europeo.

9) Kevin De Bruyne
Giocatore “totale”, nell’accezione olandese degli anni settanta ma attualizzato, come concetto, per la sintesi tecnico-atletica che incarna. Mai celebrato o decantato come meriterebbe, anche a Londra contro l’Arsenal porta in scena la sua completezza, condita da una sontuosa doppietta.

8) Cristiano Ronaldo
Comincia a sgretolare l’Udinese sin dai primi minuti. Prima con un piede, poi con l’altro, mostra i passi che sta compiendo verso il definitivo ritorno alla sua versione più fulgida. Intelligente nelle dichiarazioni rilasciate subito il fischio finale, tra l’altro.

7) Dusan Vlahovic.
Insiste, resiste, conquista: nel momento in cui si stavano per ammainare le speranze, già divenute residue, di un pareggio viola, il diciannovenne serbo se ne va sul lato di centro sinistra, si porta a spasso Škriniar senza mai farsi prendere, quindi scocca un sinistro di interno collo che pesca il “sette” dall’altra parte e, visto che siamo quasi sotto le feste, ci mette anche la “matta”.

6) Atalanta
Una sconfitta di misura contro un bel Bologna, laddove il computo degli episodi avrebbe giustificato anche un pareggio, ci può stare, per una squadra reduce dalla settimana più importante per la storia del club.

5) Torino
Due terzi di gara con la brillantezza di un’orchestrina, sfrontata nell’esibirsi sotto il balcone di un’attonita Giulietta. Poi, venti minuti finali a bocca aperta, sotto la secchiata di acqua gelata che la fanciulla rovescia sulla testa dei granata.

4) Kalidou Koulibaly
Disastroso in occasione della prima segnatura del Parma al San Paolo, come se non bastasse si autoflagella procurandosi un’infortunio. La pioggia che cerca il bagnato.

3) Il momento del Genoa
Mazzata tripla per gli uomini di Motta: sconfitta in casa, contro una concorrente per la salvezza, in uno dei derby più delicati del decennio

2) L’errore di Bennacer contro il Sassuolo
Più difficile sbagliarlo, quel gol che non c’è mai stato e che avrebbe portato in dote i tre punti al Milan, nel giorno della celebrazione. Poi, regala al Sassuolo un paio di palloni quasi sanguinosi.

1) La querelle tra stampa e protagonisti
Non ci guadagna nessuno, appare lampante.

Paolo Marcacci


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