Tanti casi diversi, tante storie di speranza, un solo destino comune: la guarigione.
Famiglie, amici, rapporti che costituiscono legami indissolubili; tutto poteva svanire quando dentro di loro hanno scoperto un ospite indesiderato.
Prima Luigi Di Bella, poi il figlio Giuseppe hanno dato loro una speranza, poi una cura, poi, di nuovo, la vita.

Per questo le testimonianze del convegno “Concetti di multiterapia biologica nella prevenzione e terapia dei tumori” sono così importanti e la giornata del Royal Carlton Hotel di Bologna può a tutti gli effetti essere insignita come storica.

“Guariti con il metodo Di Bella” ► Le testimonianze dei pazienti

“Senza la cura non sarei qui” ► Maria Tosi

E’ il primo caso di guarigione da una leucemia mieloide acuta: la stessa di cui si parla in questi giorni per Sinisa Mihajlovic. La signora Tosi aveva un figlio di 2 anni nel 1974, quando decise di incontrare Luigi Di Bella.


Laura Chiara ► “Grazie alla terapia ho potuto fare l’intervento prima rispetto a cure chemioterapiche”

13 mesi fa un carcinoma mammario multifocale con macrometastasi ai linfonodi ascellari si è impossessato di una paziente molto attiva che reagisce benissimo alla cura Di Bella: ecco la storia di Laura Chiara.


“Metodo Di Bella, l’unica strada percorribile per rimuovere il problema alla radice”

Luciano è sempre stato molto attento alla sua salute: i suoi controlli erano periodici e regolari ed anche per questo il 7 dicembre 2019 è stato presente al Royal Carlton Hotel per dare testimonianza di guarigione dal suo adenocarcinoma prostatico.


“Avevo un tumore cerebrale, con il metodo Di Bella i risultati furono inaspettati” ► Francesco e Agata

Fare una famiglia era il sogno di Francesco e Agata. I figli però dopo il matrimonio non arrivavano: il calvario di Agata era solo all’inizio.
La causa era un tumore cerebrale (Astrocitoma anabastico di III grado).


“Erano tutti contrari, ma la cura Di Bella ha salvato mio figlio”

Nel 2010 Maxim ha una crisi convulsiva. All’ospedale gli comunicano che è affetto da una neoplasia cerebrale. Nel primo intervento perde la caviglia, nel secondo perde l’uso del ginocchio.
La massa è difficile da togliere, si tratta inizialmente di un II grado.

La preoccupazione di Carmen dopo l’ennesima crisi raggiunge il limite: nessuno considera la mamma di Maxim, che si rivolge al Dottor Di Bella.
Tutti i suoi familiari si oppongono, ma alla seconda chiamata al dottore, l’illuminazione: “Signora, la sua casa va a fuoco e lei non sta facendo nulla per salvarla“.


“I medici erano pessimisti sulla cura Di Bella. Mio padre non si è salvato, io sì”

Struggente la testimonianza di Maria nel giorno del convegno di Giuseppe Di Bella a Bologna: all’epoca in cui il calvario iniziò per il padre si stanno espandendo le voci sulla cura, ma qualcuno glie la sconsigliò.


Dott.ssa Anna Ferrari ► “Mio padre e il prof. Di Bella ostacolati fino alla fine”

Il metodo Di Bella non esisterebbe senza tanti ingredienti di tipo galenico che il prof ha elaborato in un connubio vincente con il sig. Ferrari, papà della dottoressa Anna Ferrari che ha raccontato ai nostri microfoni gli albori del metodo.


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