La meraviglia dello sport più bello del mondo, raccontata coi ritratti dei migliori. Con “La storia del calcio raccontata con 50 ritratti”, nuovo libro edito da Mondadori, Paolo Condò propone di illustrare le parti salienti del calcio servendosi direttamente dei suoi protagonisti, a partire dal “più grande uomo di calcio di sempre“: Johan Cruijff, l’uomo “che verrà sempre ricordato come colui che ha cambiato il calcio“, passando per Pelè e Maradona, carnefice dell’Inghilterra col tocco di mano più famoso di sempre, “ma che poco dopo si è fatto perdonare con quel gol pazzesco“.

Paolo Condò: “Il più grande è stato Cruijff”

Una piccola pagina di storia è stata innegabilmente scritta anche in queste sette giornate di Serie A e Condò non si è risparmiato un commento sui principali fatti della settima giornata: il derby d’Italia, ma anche le polemiche giallorosse in Roma-Cagliari, buttando un occhio sulla Lazio.

“Juve già ai massimi livelli, ma l’Inter può competere fino in fondo”

Derby d’Italia inaspettato, come la Juventus, che secondo Condò ha dimostrato il suo valore prima di quanto tutti si aspettassero, ma altrettanto inatteso è stato il progresso dell’Inter:

Secondo me nessuno ha mai avuto dubbi sul fatto che la Juventus fosse ancora la più forte. Il dubbio di inizio stagione, che non era malevolo, riguardava il trasferimento di Sarri alla Juventus: si pensava che magari la fase iniziale potesse presentare qualche problema di lavoro e che magari la Juventus avrebbe iniziato ad accelerare in primavera, grazie al tipo di manovra sviluppato da Sarri. La partita di domenica dice un po’ che questo periodo in realtà è già finito e la Juventus è già pronta“.

L’Inter ha fatto grandi passi avanti, secondo me ha un potenziale di quindici punti in più rispetto all’anno scorso. Può competere fino alla fine“.

Paolo Condò: “Juve già ai massimi livelli, ma l’Inter può competere fino in fondo”

“Polemiche Roma? Petrachi ha ecceduto”

Di Roma-Cagliari in sé e per sé si è parlato poco dopo il match dell’Olimpico, le discussioni sulla partita sono state monopolizzate dall’intervento di un furente Petrachi in mix zone: gli strascichi di rabbia poi si sono protesi, col tweet del presidente Pallotta.
Secondo Condò il ds romanista ha ecceduto nello sfogo a fine partita:

Capisco perfettamente che possono esistere degli arbitraggi che indispettiscono a prescindere dalla bontà delle decisioni prese nei momenti topici. Capisco anche che Massa poteva essere in una forma non perfetta, nemmeno psicologicamente, devo dire che lui ultimamente funziona molto di più in Europa che non in Italia.
Però poi uno vede gli highlights e lì c’è poco da dire: su Piasacane è fallo, non c’è nessun dubbio su questo. Poi posso comprendere la rabbia del momento – anche se Petrachi ha ecceduto – però, ripeto, posso capire che in un determinato momento un certo arbitraggio può far innervosire“.

Sulla Lazio

Piccolo focus anche sui biancocelesti, in costanti momenti di evoluzioni che si alternano a continue involuzioni:

La Lazio è sempre uguale a se stessa da molti anni ormai. Vive momenti brillantissimi e se ha spazio è un incendio che divampa, però poi si arriva al momento decisivo, che decide se una squadra deve andare in Europa League o accedere alla parte alta della classifica e la Lazio va in Europa League“.


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