Due gol di Lautaro e due gol di Lukaku. Non sono una notizia ma fanno una vittoria. Il problema è un altro. Ed è il fatto che l’Inter ne abbia incassati tre e dal Sassuolo, dopo i quattro distribuiti tra Barcellona e Juventus, in tre partite consecutive.

Dunque il famoso muro di Conte si sta sgretolando, gli ultimi quindici minuti dell’Inter sono da affrontare in seduta analitica, un po’ come quelli della Juventus contro il Bologna.

Significa che anche le prime della classifica soffrono di amnesie o ansia di prestazione, prima devastano e poi sbandano.

L’Inter non gioca un grande football, come Conte vorrebbe e come sembrava poter fare.

Soffre parecchio il contropiede avversario, paga l’assenza di Sensi, ha un centrocampo non proprio geniale, dico delle idee e delle ispirazioni, due rigori spiegano i quattro gol ma troppi gli affanni della terza linea, troppe le paure in una partita che era stata gestita e dominata contro il solito Sassuolo, brillante con la palla tra i piedi, inguardabile quando deve badare a proteggere la terza linea.

Comunque l’Inter ha vinto e resta l’ombra della Juventus.

Contro il Dortmund occorrerà maggiore attenzione, i prussiani non vengono da Marte ma nemmeno lo Slavia Praga

Tony Damascelli


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