Riflettori puntati sulla formazione del nuovo Governo, che vede protagonisti M5S e PD. Prima espressione istituzionale di questa nuova alleanza di Governo la lista dei ministri, presentata dal premier Conte qualche ora fa.

Ad intervenire a “Lavori in Corso” commentando questo nuovo scenario politico è stato presidente del gruppo della Lega alla Camera dei Deputati, Riccardo Molinari.

Il mio stato d’animo oggi… Sicuramente c’è preoccupazione per il Paese e delusione per il degrado in cui sono state gettate le istituzioni italiane. Il M5S è un partito che è nato per rivoluzionare la politica, per rivoluzionare il Parlamento in nome della trasparenza e dell’onestà, e invece ha messo in atto la peggiore politica, il peggior mercimonio della coerenza che si potesse immaginare” ha esordito il politico del Carroccio.

In merito invece alle nuove assegnazioni dei ministeri, Molinari ha sottolineato che “c’è un elemento di grande coerenza del M5S, di Conte, cioè il fatto di aver lasciato Bonafede e Costa ai loro posti. Le questioni Giustizia e Ambiente sono due delle grandi questioni politiche che la Lega aveva posto a Conte, aprendo la crisi e coerentemente il M5S mantiene quelle persone, quella linea politica che è quella che ha generato la crisi. Mi chiedo il PD come potrà governare, visto che ha fatto un’opposizione strenua in questi mesi su quei temi, penso anche alla questione sulla sicurezza, sull’immigrazione, ma parlando di quei due ministeri che sono i due che restano invariati dei 5 stelle, mi chiedo chi dei due si rimangerà la parola. Se sarà il PD a rimangiarsi tutto quello che ha detto su quanto stato fatto su quei settori, o sarà il M5S a rivedere le proprie posizioni“.

Secondo Molinari, il Governo “durerà fino a fine legislatura perché i 5 Stelle devono mantenere lo stipendio e il Pd vuole eleggere il Presidente della Repubblica“. “L’alleanza M5s e Partito democratico, come ha ricordato ieri anche Zingaretti” ha aggiunto il politico leghista “è un’alleanza politica che immagino sarà riproposta anche alle prossime regionali che potrebbe ricreare così un nuovo bipolarismo centrodestra centrosinistra“.


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