Era il 1972 quando Pietro Mennea metteva a segno il record europeo dei 200 metri piani.

A quarant’anni di distanza da quel primato e in occasione della Settimana europea dello sport, è pronto a vedere la luce lunedì, 23 settembre, “La Pista di Pietro“. Un progetto eco sostenibile, che si pone come obiettivo quello di realizzare nuove piste di atletica, dedicate al famoso atleta, utilizzando come base per il fondo il materiale ottenuto dal riciclo di scarpe sportive.

Ad entrare nel merito, durante la diretta di “Un giorno speciale“, dell’iniziativa Manuela Olivieri Mennea, moglie dell’atleta, insieme all’ideatore del progetto, Paolo Masini.

Ho aderito a quest’idea con entusiasmo, anche sapendo quanto Pietro ne sarebbe stato contento. Ho cercato, quindi, in casa tra le sue infinite scarpe e ne ho portate un paio usate da riposo, non da gara, perché quelle hanno i chiodi. Sono stata molto contenta di poterle donare” ha detto la moglie di Pietro Mennea.

Legato al record raggiunto dal famoso velocista nel 1972, ricorda l’ideatore del progetto, Paolo Masini, che “in pista c’è un led che si accende alla velocità del record di Mennea dei 60 metri. Pertanto i ragazzi, o chiunque voglia, può correre contro Pietro e alla fine avrà un attestato che porta la firma di Manuela Olivieri Mennea. Quest’iniziative mette al centro una persona meravigliosa come Pietro Mennea, i suoi valori e il suo rigore, esempio raro in questo periodo storico. Ci piace quindi ricordarlo guardando al futuro, all’ambiente e dando un segnale ai ragazzi, soprattutto alle scuole“.


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