Riflettori nuovamente puntati su uno dei casi di cronaca più complicati ed enigmatici degli ultimi anni, quello della scomparsa, avvenuta nel gennaio 2012, di Roberta Ragusa. Dopo l’intervista ai due figli di Roberta Ragusa e Antonio Logli, Alessia e Daniele Logli, a ribadire, giorni fa, in tv l’innocenza del marito della donna scomparsa è stata l’attuale compagna di Antonio Logli, Sara Calzolaio.

A parlare di questa vicenda, e non solo, durante la diretta di “Un giorno speciale“, è stato il prof. Alessandro Meluzzi. Interpellato da Francesco Vergovich sul perché questo caso di cronaca, nonostante le indagini, sia tuttora irrisolto, il criminologo ha risposto che “molto semplicemente è perché non è stato trovato ancora neanche il cadavere. Non abbiamo neppure la sicurezza che la signora Ragusa sia morta. La prova principale che abbiamo è che una signora, con quelle caratteristiche psicologiche, non avrebbe mai lasciato i suoi figli. Ma se i figli, soprattutto, sono assolutamente scettici che la signora sia morta, forse qualche riflessione bisogna farla“.

Da questo punto di vista” ha proseguito Meluzzi “se la condanna arriverà, come io credo arriverà, sarà come quella di Bossetti. Sarà una condanna emessa perché nella vulgata e nel senso comune non può che essere stato il marito“.

Cambiando poi discorso e affrontando un altro tema caldo riguardante l’attualità e la politica, quello dell’immigrazione, Meluzzi ha commentato le dichiarazioni di Padre Bartolomeo Sorge, gesuita ex direttore di Civiltà cattolica, rilasciate a “La Repubblica”. In merito alla politica di Salvini sulla questione migranti e sulle posizioni del Papa in merito, il prelato ha detto che: “Come le leggi razziali promulgate dal regime fascista nel 1938 furono accolte, anche nella Chiesa, da un clima di indifferenza collettiva salvo poi anni dopo tutti prenderne le distanze, così anche il Sicurezza bis e questa politica di chiusure apprezzati da una parte del Paese, e da alcuni credenti, mostreranno in futuro la propria disumanità“.

Don Bosco diceva ‘buoni cristiani e buoni cittadini’. Nessun cristiano può sostenere che si devono violare le leggi per un bene superiore” ha commentato Meluzzi “Non è mai stato nella tradizione della Chiesa prima di Bergoglio”.

Bergoglio, quindi, sbaglia sulla questione migranti? “Non credo che sbagli, penso che stia svolgendo la funzione per la quale è stato messo lì. Da Soros, da Clinton, dai dem americani che, con un complotto ben noto, hanno creato questa situazione nella chiesa cattolica” ha sottolineato Meluzzi.