Egan Arley Bernal Gómez nato in Colombia a Zipaquirà il 13 gennaio 1997 è il primo sudamericano a vincere il Tour De France. Il giovanissimo campione del Team Ineos ieri aveva scalzato Alaphilippe dalla vetta della classifica in una tappa segnata dalla bufera di grandine finale che ne ha causato la sospensione. Oggi in una tappa super tirata, simile a una cronoscalata da meno di 60 km, ha tenuto il ritmo sui suoi inseguitori, ha staccato ancora Alaphilippe (che finisce addirittura fuori dal podio) e ha mantenuto la maglia gialla.

Festeggia un’intera nazione per questo ragazzo, professionista dal 2016, lanciato nel ciclismo che conta da Giovanni Savio che lo ha fatto esordire nella Androni Giocattoli-Sidemerc. Per due anni Bernal si è allenato in Italia, tanto che nel delirio della vittoria di ieri si è trovato a festeggiare in mezzo a un gruppo di tifosi italiani. Ama il Canavese e il mare di Sicilia.

E a proposito di Sicilia nella tappa “breve ma intensa” a Val Thorens il successo se l’è portato a casa il nostro “Squalo” Vincenzo Nibali. Criticato per tutto il Tour, ha centrato il successo quando ci credeva ormai solo lui. E’ partito a inizio tappa, sembrava l’ennesimo tentativo disperato di portare a casa qualcosa, e invece è stato l’unico del suo gruppetto a non aver mollato. E’ arrivato in vetta da solo a 30 secondi dai leaders di classifica.

Il trionfo di Bernal segna l’arrivo ai vertici del ciclismo di una nuova generazione, la vittoria di Nibali ci dice che quelli della vecchia guardia possono ancora farci emozionare.

Marco Napoleoni

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