Da grande farai il calciatore“, “sarai una pallavolista“: sono frasi che apparentemente non hanno nulla di strano, e forse suonano anche meglio di “farai la calciatrice” o “sarai un pallavolista“, ma solo perché il genere è un attribuzione che nella vita comune influisce più di quanto pensiamo.
Ecco che però una bimba chiede alla mamma di iscriverla a calcio e allora sorge il dibattito. Così sono i problemi legati all’identità di genere, sentirsi donna nonostante ti cresca la barba o essere attratto da qualcuno dello stesso sesso sono tematiche estremamente delicate di questi tempi, soprattutto in occasione degli ormai famosi Gay Pride: complice il grande coming out della sessualità libera e l’affiorare di numerose testimonianze in favore dei diritti LGBT.

“Volevo solo essere felice”: la testimonianza di Alessandro Cozzolino

“Volevo solo essere felice” si intitola il libro di Alessandro Cozzolino, ospite in studio di Lavori in Corso che ha commentato un altro fenomeno legato a questa pretesa di un mondo in cui la sessualità possa essere una scelta senza vincoli: l’indignazione.
Si tratta di mezz’ora, mezz’ora l’anno che scandalizza molti“, tra luoghi comuni e intolleranza.
Poi vince l’Italia femminile di calcio, novità frastornante per i luoghi comuni che vedono le donne come creature opposte alla vita di spogliatoio, ed ecco che ci scappa anche il commento di Alessandro Cecchi Paone: “Ci sono molte più donne lesbiche nel calcio femminile che gay in quello maschile. Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo il Mondiale ci sarà il coming out di intere squadre femminili” ha detto il giornalista a margine della vittoria delle azzurre.

Alessandro Cecchi Paone: “Sport, quando le donne sono più brave degli uomini”

Ecco perché una bambina dovrebbe chiedere alla madre di farsi iscrivere a calcio: il tema dell’identità di genere va qui inevitabilmente a intrecciarsi con lo sport, dove a detta di Cecchi Paone, “è molto più facile individuare chi è come te“.
Sebbene l’identità sia qualcosa di estremamente flessibile negli esseri umani, il confine che separa un gruppo sociale dall’altro e infatti estremamente rigido. “Ci sono anche etero che giocano a pallavolo“, fa notare Cozzolino, ma il fenomeno calcistico legato al gentil sesso è secondo Cecchi Paone un esempio molto più aderente alla realtà, la realtà di chi vuole uscire allo scoperto e vuole mostrarsi al mondo per come realmente è.